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Gennaro Sangiuliano

Sangiuliano, ritorno in vista? Fdi prepara il ruolo per le regionali in Campania. Ecco quale

Sangiuliano verso un ritorno in politica? FdI lo vorrebbe capolista a Napoli per le regionali in Campania. I nomi in corsa e gli scenari in evoluzione.

Avrebbe potuto correre per il ruolo di governatore, ma la vicenda Boccia lo ha travolto e costretto alle dimissioni, rendendo la via impraticabile. Ora Sangiuliano è a Parigi, corrispondente del servizio pubblico per conto del Tg1. Ma nel partito che lo aveva scelto come ministro della Cultura si fa strada l’idea di riabilitarlo, tanto più che nel frattempo l’inchiesta a suo carico per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio è stata archiviata (mentre rimane aperta la questione del danno erariale).

SANGIULIANO TORNA IN POLITICA?

Sangiuliano è ancora molto apprezzato negli ambienti di Fratelli d’Italia, forte della stima e dell’appoggio di alcuni dei suoi plenipotenziari, primo fra tutti Ignazio La Russa, che pochi giorni fa ha detto chiaramente di auspicare un suo ritorno in politica. La strada per il piano alto di Palazzo Santa Lucia è sbarrata, ma un posto in Consiglio pare oggi un’ipotesi realistica.

Le regionali campane potrebbero essere infatti un buon test per l’ex ministro che ha raccolto molti consensi nel suo territorio di provenienza durante il mandato al dicastero della Cultura.

IDEA SANGIULIANO CAPOLISTA A NAPOLI

L’idea che circola da un po’ sarebbe quella di proporlo come capolista nella circoscrizione di Napoli, magari a sostegno del viceministro degli Esteri, espressione di Fdi, Edmondo Cirielli.

Pungolato dal Corriere, Sangiuliano si mantiene cauto, sottolinea il dovere di mantenere l’equidistanza richiesta dal suo attuale ruolo, ma non smentisce: «La vita mi ha abituato a non escludere categoricamente nulla. Però ho ritrovato con passione il mio lavoro di giornalista in un contesto molto interessante. Lo faccio con assoluta imparzialità secondo i canoni del servizio pubblico per il quale mi onoro di lavorare. La Francia è una grande nazione e una grande cultura, provo a raccontarla con rigore, senza pregiudizi. Vorrei continuare a fare questo».

IL VOTO IN CAMPANIA, TRA TERZO MANDATO E NUOVI CANDIDATI

Nel frattempo sul voto campano regna l’incertezza. La chiamata alle urne ci sarà entro il 23 novembre, per il resto si rimane appesi all’intramontabile ipotesi di un terzo mandato per De Luca: prima ancora delle pedine, bisogna trovare la scacchiera e possibilmente archiviare la vecchia partita. Invece l’ipotesi di un terzo mandato per De Luca continua a tenere banco,

Ad alimentare l’ipotesi è il possibile dietrofront del governo, che è tornato sui suoi passi e ora potrebbe mettere mano alla legge nazionale del 2004 su richiesta di Salvini e della Lega, in pressing per riproporre Zaia in Veneto.

Un dietro front che tornerebbe molto utile anche in Campania. Un eventuale ritorno in campo di De Luca getterebbe nel panico Pd e M5S, nel frattempo accordatisi sulla candidatura di Roberto Fico – che però non scalda Calenda – ancora non ufficializzato per tema di bruciarlo.

A destra tiene banco l’ipotesi Zinzi, coordinatore della Lega nella Regione, sponsorizzato da Piantedosi e Salvini, ma bisogna capire il da farsi dato che anche Cirielli di Fdi ha dato disponibilità. Forza Italia prende tempo, dopo che il nome di Fulvio Martusciello, coinvolto nel caso Huawei, ha perso slancio, mentre Noi Moderati propone Mara Carfagna. In questo mosaico ancora incompleto, la carta Sangiuliano – anche solo da capolista – potrebbe rafforzare l’ala meloniana.

 

 

 

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