La Libia ha respinto il ministro Matteo Piantedosi insieme alla delegazione europea del Team Europa. Tema del viaggio istituzionale l’immigrazione, secondo i dati Frontex nei primi cinque mesi del 2025 i migranti irregolari sono diminuiti del 20%, ad aumentare sono le partenze dalla Libia
Il ministro degli interni italiano Matteo Piantedosi ha vissuto la poco piacevole esperienza di essere dichiarato “persona non gradita” dalle autorità della Cirenaica. Il ministro Piantedosi si trovava in Libia insieme alla delegazione europea del Team Europa, formata dal commissario europeo per gli affari interni e le migrazioni Magnus Brunner e dai ministri degli interni della Grecia Makis Voridis, e di Malta Byron Camilleri.
Le autorità della Cirenaica hanno definito i membri della missione “persone non grate”, impedendo loro l’ingresso nel Paese. A frenare l’ingresso della delegazione europea la Libia orientale controllata dal generale Khalifa Haftar.
LE RAGIONI DEL RESPINGIMENTO DELLA DELEGAZIONE EUROPEA DA BENGASI
Il Governo di Bengasi avrebbe vietato l’ingresso nel paese alla delegazione Ue, per questioni di natura burocratica: secondo fonti del Viminale ci sarebbe stata un’incomprensione di natura protocollare tra le parti. Non, quindi, un atto ostile ma una mancata autorizzazione formale per l’atterraggio e l’incontro previsto con le autorità locali.
I NUMERI DELL’EMIGRAZIONE DALLA LIBIA E LE PREOCCUPAZIONI EUROPEE
La delegazione avrebbe dovuto discutere con le autorità locali del tema dei migranti; infatti, nei primi sette mesi dell’anno sono sbarcate sulle coste italiane oltre 30 mila persone, un aumento del 15 per cento su base annuale. Peggio va in Grecia, dove sono arrivati il 350% dei migranti in più rispetto al 2024, provenienti proprio dalla Cirenaica.
Secondo i dati Frontex, nei primi cinque mesi del 2025 i migranti irregolari che hanno provato ad attraversare le frontiere dell’Unione Europea sono diminuiti del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 63.700 ingressi. La rotta migratoria più affollata è quella del Mediterraneo centrale sulla quale viaggia circa un terzo del totale degli arrivi. Frontex ha registrato 22.700 attraversamenti irregolari lungo questa via, con un aumento del 7% rispetto al 2024. Ad aumentare, anche secondo Frontex, sono le partenze dalla Libia.
MIGRAZIONI: LE PREOCCUPAZIONI DEL COMMISSARIO BRUNNER
“Siamo preoccupati per la situazione in Libia e per il recente aumento delle partenze irregolari – aveva detto pochi giorni fa il commissario Magnus Brunner -: stiamo monitorando attentamente la situazione e collaborando strettamente con tutti gli Stati membri più colpiti, è fondamentale continuare a compiere ogni sforzo possibile per aiutare la Libia a istituire un sistema comprensivo basato sui diritti in materia di migrazione, governance e gestione. È necessario rafforzare la capacità degli attori libici competenti di salvare vite umane e combattere il traffico di esseri umani, poiché le reti di trafficanti approfittano della disperazione delle persone”.
IL RISCHIO DI UNA PERICOLOSA ESCALATION IN LIBIA
Inoltre, la Libia vive ancora una condizione di forte tensione interna, il premier Abdelhamid Dabaiba e le Forze di deterrenza che controllano l’aeroporto di Mitiga non smettono di minacciarsi reciprocamente. Se il paese dovesse ripiombare nel caos questi numeri non potrebbero che aumentare. Per questo la presidente von der Leyen ha sottolineato la necessità di “mantenere una stretta cooperazione e un sostegno finanziario con le autorità libiche”.
COS’È IL TEAM EUROPA E COSA VOLEVA FARE IN LIBIA
Il Team Europa è un’iniziativa dell’Unione europea, delle sue istituzioni, dei suoi Stati membri incluse le agenzie esecutive e le banche pubbliche di sviluppo), della Banca europea per gli investimenti (BEI) e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS). È nata come risposta coordinata alla pandemia di COVID-19, ma si è evoluta in un approccio strutturale e strategico alla cooperazione internazionale dell’UE. “Il nuovo approccio è diventato rapidamente la spina dorsale di Europa globale (il principale strumento finanziario per la cooperazione internazionale dell’UE dal 2021 al 2027) e della sua programmazione”, come si legge sul sito della Commissione europea.
Le iniziative Team Europa “si concentrano su obiettivi comuni a livello nazionale, multinazionale o regionale, a seconda di quale sia il livello d’intervento più appropriato”, inoltre sono accessibili a “tutti i partecipanti di Team Europa interessati a collaborare alla progettazione, al finanziamento e all’attuazione di azioni volte a sfruttare al meglio le competenze e le risorse europee” e “si avvalgono inoltre della migliore combinazione possibile di strumenti, modalità e partner (ad esempio organizzazioni della società civile e il settore privato) per ottenere l’impatto desiderato”.