Dossier Camera: analisi del D.L. 73/2025 “Infrastrutture”: misure urgenti per rilanciare il Ponte sullo Stretto e semplificare i contratti pubblici
Approvato dalla Camera dei deputati con 141voti favorevoli e 59 voti contrari, oggi le commissioni I, V, VIII e X del Senato dal Servizio Studi della Camera dei Deputati esaminano il decreto-legge cosiddetto “Infrastrutture” (ddl1579 (d-l 73/2025 – Infrastrutture e trasporti) per la sua conversione in legge. L’esecutivo aveva posto la fiducia passata il 10 luglio scorso con 191 sì e 102 no. Il testo, quindi, è blindato data la necessità di rispettare i tempi di conversione.
IL DECRETO INFRASTRUTTURE: CONTRATTI PUBBLICI E PNRR
Il provvedimento prevede misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, con particolare attenzione al rilancio del Ponte sullo Stretto di Messina, alla semplificazione delle procedure del Codice dei contratti pubblici e al potenziamento della sicurezza informatica degli uffici della Motorizzazione.
Conta 17 articoli volti a rimuovere gli intoppi burocratici e a sostenere l’implementazione degli interventi infrastrutturali più urgenti, anche in vista degli adempimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei Giochi Olimpici Milano‑Cortina 2026.
L’ANALISI DEL SERVIZIO STUDI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Il servizio studi della Camera dei deputati nel dossier Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici ha fornito un’analisi dettagliata in merito agli aspetti di legittimità costituzionale e colloca il contenuto nel quadro delle competenze legislative concorrenti tra Stato e Regioni.
Cuore del decreto è il riavvio delle attività per il Ponte sullo Stretto di Messina, oltre alle modifiche al Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023), gli incentivi al personale dirigenziale, le procedure per lavori in somma urgenza e il nuovo articolo 46‑bis nel Codice della protezione civile per le gare da affidare in emergenza. Ulteriori disposizioni disciplinano la verifica sismica degli edifici pubblici (art. 3), i tempi di attesa e le sanzioni nel trasporto merci su strada (art. 4), nonché la sicurezza informatica delle reti della Motorizzazione (art. 5).
L’AGGIORNAMENTO DEI CANONI DEMANIALI MARITTIMI NEL DECRETO INFRASTRUTTURE
Tra le novità, anche l’aggiornamento dei canoni demaniali marittimi sull’indice dei prezzi alla produzione industriale, la definizione del periodo della stagione balneare, il trasferimento all’Autorità per la Laguna di Venezia delle funzioni di parere e segreteria per i sedimenti della laguna, l’autorizzazione di autorizza spese per il supporto tecnico alla società RAM S.p.A. nel settore marittimo e fluviale. Infine, la revisione prezzi dei contratti di lavori del 2023, i finanziamenti per le attività propedeutiche all’affidamento del nuovo contratto Intercity 2027‑2041, modifiche alle concessioni autostradali (art. 11), alle tariffe aeree in regime di oneri di servizio pubblico (art. 12) e alle aree di accelerazione per impianti a energia rinnovabile (art. 13), mentre l’articolo 14 finanzia interventi post‑alluvione 2023 in Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Infine, l’articolo 15 affida all’ad di Infrastrutture Milano‑Cortina 2026 il ruolo di commissario straordinario per opere olimpiche e stanzia risorse per la Federazione ACI in vista dei Gran Premi di Formula 1, e l’articolo 16 autorizza spese per la ferrovia Circumetnea.