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Comunità democratica

Comunità democratica, la “tenda” di Delrio per ex popolari e catto-dem

Si aggiunge un nuovo tassello alla galassia di realtà che gravita intorno e in seno al Pd. Dopo il Circolo MatteottiPiù Uno, ora è la volta dell’ex ministro Graziano Delrio e del battesimo di Comunità democratica. 

Comunità democratica si costituisce in associazione. Le sfide principali, per la nuova realtà politica, delineate in un comunicato dal neoletto presidente Delrio, sono la “crisi della democrazia” e la perdita del “senso di comunità”. Il faro è il cattolicesimo politico.

Ufficialmente l’obiettivo è sanare “il divorzio fra cultura e politica”, instaurare connessioni attraverso un comune credo, “instaurare reti”. In campo economico, e quindi sul tema dei dazi che in questo momento domina la scena, lo sguardo va a Draghi e alle indicazioni espresse nel suo rapporto.

Poi c’è l’intento non detto: creare appoggi per le politiche di partito e riempire l’assenza di Bonaccini dal fronte interno anti-Schlein.

NASCE L’ASSOCIAZIONE COMUNITÀ DEMOCRATICA

La Comunità democratica si è già riunita varie volte, con un “main event” a Milano a gennaio, cui aveva partecipato anche Ettore Maria Ruffini, dato per possibile federatore del centrosinistra, sulle orme di Prodi, anche lui presente all’appuntamento di inizio anno insieme a Pierluigi Castagnetti.

Ma sono nomi che ora scelgono di rimanere dietro le quinte. Per questo Delrio sceglie il formato associativo, con l’approvazione dello Statuto e l’elezione degli organi statutari provvisori due giorni fa. In autunno è previsto il lancio del sito internet e un altro grande evento al Sud.

IL DOPPIO RUOLO DI DELRIO

D’altra parte, Delrio è anche il presidente di Energia popolare, quella sì una corrente, a guida Bonaccini. Il potenziale rivale di Schlein vuole rimanere tale, e allora ci pensa l’ex ministro dossettiano a radunare gli ex popolari in un nuovo contenitore, che nel formato associativo può mantenere una linea più aperta e trasversale.

Un modo per mettere le mani avanti e chiarire che non si tratta di mettere in discussione la leadership della segreteria Pd.

CHI C’È DENTRO COMUNITÀ DEMOCRATICA

Alla guida dell’associazione c’è proprio Delrio, vicepresidenti Angela Ianaro, farmacologa ed ex parlamentare, e Silvia Costa, già eurodeputata.

L’ex senatore Stefano Lepri, padre dell’assegno unico universale, assume il doppio ruolo di tesoriere e coordinatore del direttivo. A completare il consiglio ci sono Patrizia Toia, Giampiero Della Zuanna (ex senatore e docente di demografia) e Antonio Viscomi (ex vicepresidente della Regione Calabria ed ex deputato).

Tra i fondatori figurano i consiglieri regionali del Piemonte Monica Canalis, del Veneto Annamaria Bigon e della Lombardia Fabio Pizzul; gli ex parlamentari Enrico Farinone e Gianfranco Morgando; l’economista Leonardo Becchetti; l’ex presidente delle Acli Roberto Rossini. Una variegata compagine riflette l’intento di aggregare – oltre alle istituzioni – anche il mondo associativo e accademico.

GLI OBIETTIVI STATUTARI

Quanto allo Statuto, si definisce l’obiettivo di diffondere in Italia una cultura politica ispirata al personalismo comunitario, promuovendo democrazia e pace a tutti i livelli, sostenendo un’Europa federale, valorizzando cittadinanza e convivenza, difendendo i principi costituzionali, incentivando politiche di sviluppo centrate sulle persone e sulle comunità per ridurre le disuguaglianze e contrastare il cambiamento climatico, aggregando le realtà civiche territoriali e offrendo concrete opportunità di partecipazione alla vita pubblica.

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