Skip to content

ads
Occhiuto

Chi sfida Occhiuto in Calabria: il puzzle nel centrosinistra tra Tridico e Lucano

Al via il totonomi nel centrosinistra per individuare un’alternativa credibile a Occhiuto, che parte favorito nonostante l’inchiesta. Il Pd stavolta potrebbe passare la palla agli alleati: è partita a due tra Tridico in quota 5S e Lucano per Avs

Il Consiglio regionale convocato a Palazzo Campanella per questo pomeriggio chiude (per il momento) l’esperienza di Roberto Occhiuto come governatore della Calabria. All’ordine del giorno le dimissioni del presidente della Giunta regionale, oltre all’approvazione del “bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2024 e al bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio Regionale della Calabria, assestamento e variazioni”.

Dopo le inattese dimissioni di Occhiuto, che ha già rilanciato la sua immediata ricandidatura, il fronte progressista è chiamato a individuare in fretta un nome capace di contendere la guida della Regione al presidente uscente.

Eletto nel 2021 col sostegno di una coalizione che ottenne il 54,46%, Occhiuto rimane stabilmente tra i governatori di Regione più apprezzati d’Italia e favorito nei sondaggi. Per il momento, dunque, il contraccolpo dell’inchiesta che lo vede indagato per corruzione sembra non sortire grossi effetti, grazie anche al fatto che è stato lo stesso governatore a darne notizia, giocando d’anticipo e staccando la spina alla legislatura con oltre un anno d’anticipo.

Il piano è mandare la regione al voto il prima possibile – magari già a settembre e comunque non oltre la metà di ottobre – e rilanciare la sua leadership forte di un consenso popolare certificato dal voto. Le due date sul suo tavolo sarebbero quelle del 28 e 29 settembre (insieme alle Marche), che significherebbe dare una accelerata ancora più forte alle elezioni, costringendo il centrosinistra a un tour de force, oppure quella del 12 e 13 ottobre.

L’INCIDENZA DEL SISTEMA ELETTORALE

La partita è molto delicata e non ci si può presentare in ordine sparso: il regolamento vigente introduce soglie di sbarramento severe: l’8% per coalizioni o liste con candidato presidente e il 4% per singole liste in coalizione.

Nel 2021 tali barriere hanno escluso alcune formazioni minori, determinando asimmetrie fra percentuali di voto e seggi effettivamente ottenuti. Ogni coalizione dovrà dunque calibrarne precise composizioni per evitare “voti dispersi” e garantire la più ampia rappresentanza.

I NOMI DEL PD

Per tentare l’assalto alla Cittadella Jole Santelli, le forze del centrosinistra devono lanciare un candidato credibile in tempi brevi. Per questo è stato fissato un tavolo per venerdì a cui prenderanno parte tutti gli attori del cosiddetto campo largo, dal Pd al M5S fino a Italia viva, Psi e +Europa.

Per il Pd il nome più immediato è il segretario regionale Nicola Irto, ma tra i dem circolano anche i nomi del sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà e del consigliere regionale Ernesto Alecci.

PALLA AGLI ALLEATI DEL CAMPO LARGO? I 5S SPINGONO PER TRIDICO, AVS GIOCA LA CARTA MIMMO LUCANO

Tuttavia proprio in ragione del sistema elettorale e dei pronostici avversi, il Pd potrebbe scegliere di cedere l’indicazione del candidato agli alleati.

Occhio dunque alle proposte di M5S e Avs. Dopo aver valutato alternative “di territorio” come Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico, il Movimento 5 Stelle sembra orientato sull’europarlamentare ed ex presidente Inps Pasquale Tridico, su cui è forte il pressing per convincerlo a una discesa in campo.

Intanto scalda i motori Avs, che fin qui non ha potuto esprimere nessun candidato in vista delle elezioni autunnali. Per la Calabria il partito del duo Bonelli-Fratoianni ha in serbo una contromossa di peso, potendo lanciare la clamorosa candidatura di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace ora eurodeputato.

Sul versante dei riformisti, Italia viva spinge per la coordinatrice regionale Filomena Greco, mentre Psi e +Europa cercano un’intesa unitaria.

IL PESO DEI NON ELETTI E DEGLI ASSESSORI USCENTI

Sarà decisiva anche la partita dei consiglieri: gli uscenti proveranno a riconfermarsi, mentre gli esclusi delle ultime elezioni vogliono sfruttare l’opportuntà della rielezione.

Tra questi spiccano gli ex consiglieri Vito Pitaro (Noi Moderati) e Frank Mario Santacroce (Coraggio Italia). Anche Luigi Tassone, già sindaco di Serra San Bruno e volto Pd alle Europee 2024, valuta il rientro in campo. Nell’area progressista, si fanno notare il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi e il medico-scrittore Santo Gioffrè, entrambi civici e con un forte seguito nell’opinione pubblica locale.

C’è poi il capitolo degli assessori uscenti, tra cui il recordman di preferenze Gianluca Gallo (Agricoltura) capace di movimentare ben 21.692 voti nel 2021. Da Fratelli d’Italia, Filippo Pietropaolo (vicepresidente) e Giovanni Calabrese valuteranno se sfruttare l’“effetto lista” per tentare il salto al Consiglio. Mentre Caterina Capponi (Lega) e Rosario Varì (Forza Italia) restano incognite, ma non è escluso il loro ingresso nella competizione.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su