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Gaza, le lobby internazionali puntano su Samir Hulileh per guidare la ricostruzione

Per il futuro di Gaza si parla di Samir Hulileh come possibile governatore in un’eventuale fase di ricostruzione guidata da Usa e Paesi Arabi. A promuovere la sua candidatura una lobby internazionale legata ad Ari Ben-Menashe

La situazione umanitaria a Gaza precipita di giorno in giorno: la malnutrizione dilaga e l’Idf continua a bersagliare la popolazione palestinese in fuga dalle bombe, dando corso al piano di espansione dell’occupazione sul quale il governo di Netanyahu non sembra intenzionato a fare dietrofront.

In questo scenario apocalittico e nell’attesa estenuante di un segnale concreto per aprire al cessate il fuoco, salta fuori un nome per il futuro della Striscia (o di quel poco che ne rimarrà), quello di Samir Hulileh, noto imprenditore ed economista palestinese.

LE LOBBY INTERNAZIONALI SPINGONO PER HULILEH GOVERNATORE DELLA STRISCIA

Hulileh avrebbe infatti il placet di tutti gli attori al tavolo della ricostruzione, da Israele all’Anp, dagli Usa alla Lega Araba, per diventare il governatore della Striscia in un’ipotetica fase di transizione postbellica.

Secondo quanto riporta Ynet, la su candidatura sarebbe promossa da una lobby internazionale interessata ai possibili affari nella Striscia e sarebbe già stata discussa in documenti depositati presso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, in vista di un piano sotto l’egida arabo-statunitense.

IL PIANO PER GAZA

Il progetto, continua il sito di informazione israeliano, prevede la possibilità di stazionare forze statunitensi e arabe a Gaza e ottenere il riconoscimento da parte dell’ONU di uno status speciale per il territorio. A quel punto, l’idea  sarebbe quella di affittare terreni dall’Egitto per un aeroporto e un porto marittimo nel Sinai, nonché ottenere i diritti di trivellazione del gas al largo della costa di Gaza, fin qui mai  sfruttati per le controversie tra l’Anp e Hamas. Attività che fanno gola e per le quali si starebbero già muovendo numerosi investitori.

UNO SPONSOR DI PESO: ARI BEN-MENASHE

Tra i principali sponsor di Hulileh, ci sarebbe Ari Ben-Menashe, un ex agente di Israele nato in Iran da una famiglia di ebrei iracheni. Oggi risiede in Canada ed è un lobbista regolarmente registrato negli Usa, malgrado i sospetti delle autorità americane dopo il suo coinvolgimento nello scandalo Iran-Contra e ora nelle vicende legate a Jeffrey Epstein.

Figura quanto mai controversa, Ben-Menashe offrirebbe i propri contatti occidentali a clienti del calibro di Mugabe in Zimbabwe, Nguesso in Congo, la giunta militare sudanese, il colonnello libico Haftar. Ora il suo obiettivo sarebbe quello di convincere decisori statunitensi e partner regionali a sostenere un ruolo pubblico per Hulileh come governatore o “project manager” della ricostruzione di Gaza sotto tutela congiunta Usa–Lega Araba.

CHI È SAMIR HULILEH

Samir Hulileh, nato nel 1957 e formatosi all’American University of Beirut, è considerato uno dei principali manager del mondo economico palestinese: dirige Padico, la più grande holding palestinese, ha ricoperto ruoli istituzionali come segretario generale del governo dell’Anp e posizioni nei centri di ricerca economica e nelle borse locali. La sua esperienza spazia dall’amministrazione pubblica agli investimenti privati, con una rete di relazioni che include anche imprenditori influenti della diaspora.

Intervistato, Hulileh si è mostrato più cauto rispetto agli sponsor del progetto: ha collegato ogni ipotesi concreta a un cessate il fuoco permanente e alla fine della guerra, si è presentato come un manager della ricostruzione più che come un leader politico militante, quantificando le necessità finanziarie in decine di miliardi di dollari — una cifra che, nelle sue stime, richiederebbe contributi del Golfo, dell’Unione Europea e impegni formali dagli Stati Uniti. Ha inoltre ammesso di aver firmato contratti di lobbying e di aver già corrisposto somme a consulenti esterni. Ma soprattutto, a detta sua, avrebbe anche il via libera di Hamas.

Fonte Immagine: profilo Facebook di Samir Hulileh

 

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