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Flotilla

Chi sono i parlamentari italiani a bordo della Flotilla

La Global Sumud Flotilla prosegue sulla rotta verso Gaza, nonostante il recente attacco subito. La Difesa ha inviato delle navi a tutela dei cittadini italiani a bordo, ma la copertura funziona solo in acque internazionali e la Farnesina li ha avvisati che una volta avvicinatisi a Israele si assumono i rischi delle proprie decisioni. Tra loro anche quattro parlamentari italiani, ecco chi sono

Da ieri l’orizzonte è un po’ più fosco per i naviganti della Global Sumud Flotilla. Un po’ per il maltempo in avvicinamento, che potrebbe rallentare il loro arrivo nelle acque di Gaza, previsto tra quattro giorni, un po’ per gli anonimi droni e le minacce più o meno velate, del governo israeliano, che gettano una luce sinistra sul destino della spedizione.

A bordo dei natanti, per garantire copertura politica e istituzionale, ci sono anche vari parlamentari europei, tra cui quattro italiani. Basterà la loro presenza a scongiurare un tragico esito della missione?

CHI SONO I PARLAMENTARI A BORDO DELLA FLOTILLA

L’europarlamentare Benedetta Scuderi, legata all’area ambientalista (Alleanza Verdi–Sinistra / Greens), e il senatore 5S Marco Croatti viaggiano a bordo della Morgana. La nave Karma ospita invece il deputato dem Arturo Scotto e l’altra eurodeputata, Annalisa Corrado, eletta con il PD e collegata al gruppo S&D.

IL MESSAGGIO DELLA FARNESINA

Ieri dalla Farnesina è arrivato un messaggio chiaro: si sconsiglia la prosecuzione della navigazione. Lo ha ribadito anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto: le navi militari italiane non possono garantire la sicurezza dei cittadini italiani fuori dalle acque internazionali. Tradotto: una volta entrati dentro i confini che Israele ritiene propri, le imbarcazioni saranno in balia dell’Idf.

I TENTATIVI DI MEDIAZIONE

Dall’attacco con droni si sono provate varie mediazioni. Prima la proposta di Israele di scaricare ad Ashkelon, rigettata dagli attivisti. C’è stato anche un tentativo italiano di far sbarcare gli aiuti a Cipro, da dove il Patriarcato latino di Gerusalemme li avrebbe trasferiti al porto israeliano di Ashdod per poi convogliarli verso Gaza tramite un corridoio gestito dalle Misericordie: anche questo respinto dalla Flotilla.

I TIMORI DELLA FLOTILLA

I parlamentari italiani chiedono maggiore copertura al governo, ma ora appaiono più chiari i rischi della missione. C’è il timore di andare al muro contro muro con la Marina israeliana e le navi inviate da Crosetto non possono certo andare allo scontro con quelle di un Paese considerato amico.

Sulla missione incombe il tragico ricordo della Freedom Flotilla, il convoglio organizzato da un gruppo di Ong che nel 2010 subì un attacco da parte dei militari israeliani sfociato nella morte di 9 attivisti, tutti imbarcati su una nave battente bandiera turca.

 

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