La legge di bilancio 2026 prevede tagli ai ministeri per il triennio 2026-2028, ufficialmente indicati in 7,5 miliardi di euro. Gran parte dei sacrifici ricade su Infrastrutture, Ambiente ed Economia; pesanti riduzioni interessano anche Istruzione, Imprese, Salute, Turismo, Agricoltura, Interno e Cultura. I tagli sono in parte temporanei: l’articolo 129 prevede il riassegnamento delle somme come investimenti nel 2029-2031.
Per rispettare le nuove regole Ue sul divieto di accumulare residui passivi e “far quadrare i conti” dei prossimi tre anni, la manovra 2026 prevede una significativa compressione di spesa e investimenti ministeriali. La cifra “di sistema” citata nel testo della legge è di 7,5 miliardi complessivi. La Stampa oggi ricostruisce il conto complessivo dei tagli.
MINISTERO DELL’ECONOMIA (MEF)
Sul triennio il Tesoro subisce tagli per 456 milioni nel 2026, 459 milioni nel 2027 e 1,33 miliardi nel 2028. Giorgetti si dunque è fatto carico della porzione più importante dei sacrifici.
Nel solo bilancio 2026 le voci colpite dalle riduzioni includono le politiche economico-finanziarie e la tutela della finanza pubblica (totale 259,7 milioni), con oltre 186 milioni che riguardano l’”Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato”. Tra gli interventi concreti, viene ridotto di 21,6 milioni il finanziamento ai centri di assistenza fiscale (CAF) — un taglio che incide sui pagamenti per le prestazioni rese da soggetti come Cgil, Cisl e Acli — e vengono sfoltiti gli stanziamenti per le calamità pubbliche (48,2 milioni nel 2026; 23,7 nel 2027; 90 nel 2028).
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Il Mit è il ministero più colpito nel 2026: le infrastrutture perdono 524,9 milioni, di cui alle infrastrutture pubbliche e alla logistica (tra cui 150 milioni per edilizia statale e interventi speciali per calamità) e 180 milioni destinati agli interventi per mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto. Particolarmente penalizzata è la voce “Sviluppo e sicurezza della mobilità locale” (-71,6 milioni), con effetti immediati su progetti di metropolitane e nuove reti di trasporto locale — in particolare le nuove tratte previste per Roma, Milano e Napoli vengono rinviate o ridimensionate. I tagli ammontano a 470 milioni per il 2027 e 370 per il 2028.
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA (MASE)
Per il 2026 il Mase subisce riduzioni per 376,7 milioni. Tra le poste più sensibili: 135 milioni in meno per la tutela e la gestione delle risorse idriche, 79,4 milioni tagliati ai piani per il miglioramento della qualità dell’aria e 133,4 milioni in meno per la voce “energia e diversificazione delle fonti energetiche”. Tagli che incidono su progetti ambientali, piani anti-smog e investimenti per la transizione energetica. La quantificazione delle riduzioni di spesa negli anni successivi del triennio corrispondono a 280 milioni per il 2027 e 234 per il 2028.
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE
L’istruzione perde 141 milioni nel 2026, 225 milioni nel 2027 e 253 milioni nel 2028. I tagli colpiscono in misura rilevante l’edilizia scolastica e gli interventi per la sicurezza nelle scuole: il capitolo relativo all’edilizia scolastica registra -98,5 milioni nel 2026 (poi ulteriori riduzioni nei due anni successivi). Un’accoppiata di numeri che mette a rischio cantieri, manutenzioni e progetti di adeguamento antisismico e antincendio.
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Per il 2026 il dicastero registra una contrazione complessiva di -120,9 milioni; tra le voci dettagliate spiccano 86 milioni tolti alle politiche industriali, alla competitività del made in Italy e alla gestione delle crisi di impresa. Riduzioni che possono influire su incentivi per filiere strategiche e sul supporto alle aziende in difficoltà. Negli anni successivi del triennio si parla di una riduzione di 121 milioni per il 2027 e 165 per l’anno successivo.
MINISTERO DELL’AGRICOLTURA
Il capitolo agricoltura perde 66,6 milioni nel 2026, destinati a politiche per la competitività e alla qualità delle produzioni agricole. Tagli che rischiano di ridurre le risorse per filiere protette, controlli e programmi di sviluppo rurale. La riduzione continuerà nel 2027 e nel 2028 con una riduzione annuale di 39 milioni ciascuno.
MINISTERO DELLA SALUTE
La sanità pubblica vede una riduzione di 89 milioni nel 2026, tagli anche nel 2027 (43 milioni) e nel 2028 (32 milioni). Lo stanziamento riguarda programmi e investimenti predeterminati: si teme un impatto sugli interventi non ricorrenti e sulle iniziative territoriale-prevenzione.
MINISTERO DEL TURISMO
Il turismo deve risparmiare 63,8 milioni nel 2026, con riduzioni alla promozione e alla valorizzazione strategica dell’offerta turistica. Meno risorse per campagne promozionali e per il sostegno agli operatori che potrebbero rallentare piani di rilancio e internazionalizzazione.
MINISTERO DELL’INTERNO
Anche il Viminale subisce cancellazioni significative: 50,1 milioni tolti alla voce “Ordine pubblico e sicurezza” nel 2026 (con ulteriori -124,4 nel 2027 e -75,3 nel 2028), 57,2 milioni alla voce “Soccorso civile” e 49,5 milioni per immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti. In totle si parla di 181 milioni per il 2026, 286 per il l’anno successivo e 144 per il 2028.
MINISTERO DELLA CULTURA
La voce “tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali e paesaggistiche” perde 78 milioni nel 2026, 75 nel 2027, fino a raggiungere 168,8 milioni nel 2028.
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Il dicastero del Lavoro è quello meno toccato dai tagli: nel triennio 2026-2028 la riduzione complessiva è di poco superiore ai 21 milioni. I tagli ammontano a 6,5 mln nel 2026, 7,4 mln nel 2027 e 7,6 mln nel 2028).
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Le riduzioni per la Giustizia ammontano a circa 100 mln nel triennio: 40 mln nel 2026, 41 mln nel 2027 e 19 mln nel 2028.
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Per il Maeci le riduzioni sono moderate: 21 mln nel 2026, 12 mln nel 2027 e nel 2028.
MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (MUR)
Il comparto università subisce una riduzione progressiva: quasi 27 milioni nel 2026, 28 mln nel 2027 e 30 mln nel 2028.

