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In Germania torna il servizio militare. Ecco come funzionerà

Il governo Merz approva un modello per il servizio militare ibrido: registrazione obbligatoria per i 18enni, arruolamento volontario fino al raggiungimento degli obiettivi numerici e la possibilità—come extrema ratio—di attivare una leva obbligatoria a chiamata (“Bedarfswehrpflicht”). La prima generazione coinvolta sarà quella dei nati nel 2008.

Il governo tedesco ha trovato un compromesso che riorienta la politica di reclutamento militare della Bundeswehr: resta il principio della volontarietà, ma il quadro normativo ora prevede strumenti per misurare la capacità di adesione e, se necessario, ricorrere a un obbligo mirato.

Il testo concordato passerà ora al Bundestag per l’approvazione definitiva: l’esecutivo punta a far entrare le norme in vigore all’inizio del 2026. Il cammino parlamentare è però visto con attenzione, perché la proposta ha già suscitato divisioni nella coalizione, in particolare tra i conservatori e i socialdemocratici che tengono al principio della volontarietà.

LA RIFORMA DEL SERVIZIO MILITARE E IL COMPROMESSO DI GOVERNO

La riforma approvata dall’esecutivo prevede l’invio, a partire dal 1° gennaio 2026, di un formulario a tutti i diciottenni per accertare l’idoneità a svolgere attività nelle Forze armate: compilazione obbligatoria per gli uomini, facoltativa per le donne, con visita medico-psicologica vincolante per gli uomini che compilano il modulo. L’obiettivo dichiarato è ottenere numeri certi su cui pianificare l’aumento degli organici.

CHI DOVRÀ COMPILARE IL MODULO

La prima coorte che riceverà il formulario è quella dei nati nel 2008: tutti i diciottenni riceveranno l’invito a registrarsi e a sottoporsi alla valutazione di idoneità. Per gli uomini la risposta non è opzionale: la legge impone la compilazione e le visite previste, mentre per le donne resta aperta la scelta di iscriversi al servizio.

ARRUOLAMENTO: VOLONTARIO, MA CON OBIETTIVI CHIARI

L’arruolamento vero e proprio rimane volontario. Il piano del governo punta però a portare la forza attiva della Bundeswehr a livelli molto superiori all’attuale: l’obiettivo indicato è raggiungere circa 260.000 soldati attivi e 200.000 riservisti — target che giustificano l’architettura normativa scelta. Per rendere l’opzione più attrattiva, il governo propone anche incentivi economici: uno stipendio mensile lordo indicato intorno ai 2.600 euro e altri vantaggi per chi decide di rimanere almeno 12 mesi.

LA “BEDARFSWEHRPFLICHT”: L’ULTIMA RATIO

Se le adesioni volontarie non fossero sufficienti a raggiungere gli obiettivi, la riforma inserisce la possibilità di ricorrere alla cosiddetta “Bedarfswehrpflicht” — una leva “su necessità” che richiederebbe un’autorizzazione parlamentare e attiverebbe un meccanismo di chiamata obbligatoria con selezione in parte casuale. Il governo la definisce un’opzione estrema, da usare solo se i numeri non saranno raggiunti con le misure incentivanti.

 

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