I software Made in Italy sono il primo passo verso la sovranità digitale e la sicurezza delle infrastrutture. L’intervista a Cristiano Rufini, Presidente di Olidata
Firmware e bios italiani sono un primo fondamentale tassello del puzzle dell’indipendenza tecnologica e della sicurezza delle infrastrutture. “I nuovi pc, notebook e tablet rappresentano una risposta alla sovranità digitale delle macchine infrastrutturali”, spiega Cristiano Rufini, Presidente di Olidata, nell’intervista rilasciata a Policy Maker a margine dell’evento di presentazione dei nuovi prodotti dell’azienda.
SOFTWARE PER SOVRANITA’ DIGITALE E SICUREZZA INFRASTRUTTURALE
Firmware e bios sono due componenti piccoli ma fondamentali per recuperare terreno rispetto ai giganti mondiali del Tech.
“Abbiamo annunciato il lancio di macchine, i pc, i notebook e i tablet. Un motivo d’orgoglio e di vanto, che racchiude in sé il software e il design made in Italy. Rappresentano una risposta alla sovranità digitale delle macchine infrastrutturali. Infatti, al loro interno hanno firmware e bios italiani che garantiscono resilienza e indipendenza tecnologica. Un tassello di un puzzle molto più ampio per aumentare la sicurezza delle infrastrutture italiane e delle persone che le utilizzano”, sottolinea Rufini.
INVESTIRE IN TECNOLOGIA PAGA
Investire in Ricerca e Sviluppo è una scommessa importante per le aziende, ma spesso porta ritorni in termini economici e occupazionali.
Parliamo di un investimento in termini di tempo, di risorse ed economico. È stato un processo lungo e laborioso, ma grazie ai partner e alle persone del nostro gruppo siamo arrivati a un risultato eccellente. È stato fatto un investimento sulla parte computazionale per progettare componenti software, con un incremento delle persone che lavorano nel settore. L’auspicio è che la risposta del mercato ci permetterà di crescere ulteriormente”, spiega il Presidente di Olidata.

