Diversi candidati usciti delusi dalle urne sperano in un ribaltone grazie a un’ambiguita interpretativa sulla della norma elettorale
È partita la conta dei voti — e dei possibili ricorsi — che potrebbe ridisegnare la composizione del nuovo Consiglio regionale. Diversi candidati esclusi per pochi voti o perché penalizzati dall’interpretazione della legge elettorale – la stessa che ha condannato Nichi Vendola all’esclusione – sperano infatti in un «ripescaggio», dopo il ricalcolo che sarà affidato alla Corte d’appello di Bari. Non sarebbe una novità: nel 2020 un ricalcolo dei seggi in Puglia riconsegnò tre seggi.
CHI SPERA NEL RIPESCAGGIO
Tra i nomi che circolano come possibili entrati in caso di ricalcolo figurano la consigliera uscente Lucia Parchitelli e l’ex consigliere Sergio Blasi per il Pd, l’ex assessora barese Francesca Bottalico per la coalizione di Decaro, l’ex consigliere Domenico Damascelli per Fratelli d’Italia e, per la lista ‘Per’, l’assessore comunale Fabiano Amati. Si fa anche il nome dell’assessore comunale al Turismo Pietro Petruzzelli in scenari alternativi di ripartizione dei seggi.
LA CORTE D’APPELLO E I TEMPI DEL RICALCOLO
L’approfondimento sui conteggi toccherà all’Ufficio centrale elettorale presso la Corte d’appello di Bari, struttura competente per le verifiche e le eventuali rettifiche che precedono la proclamazione definitiva degli eletti, poi — quando e se necessario — potranno seguire ricorsi al Tar. I tempi non saranno immediati: le procedure giudiziarie e le festività possono rallentare l’iter, e la proclamazione ufficiale potrebbe slittare al nuovo anno.
I CASI SOTTO LA LENTE
Non sono solo i big a guardare con speranza ai ripescaggi. Uno dei casi che farà discutere è quello dell’assessore uscente al Turismo Gianfranco Lopane, che — secondo fonti locali — sarebbe rimasto fuori per una manciata di voti (si parla di 9 preferenze). Se il ricalcolo o la diversa attribuzione dei «resti» dovesse spostare qualche seggio, situazioni come questa potrebbero ribaltare gli esiti locali.
GLI SCENARI NUMERICI E I “RESTI”
Al centro del contendere c’è l’attribuzione dei cosiddetti «resti» tra le varie circoscrizioni provinciali: l’interpretazione e il metodo di calcolo possono favorire una provincia piuttosto che un’altra. Alcuni osservatori segnalano uno squilibrio nell’attuale ripartizione favorevole a Bat e Foggia rispetto a Bari — la provincia più popolosa — e ipotizzano che un ricalcolo possa restituire posti soprattutto a Bari ma anche a Brindisi.

