Fondimpresa traccia a Roma il bilancio 2025: con un costo medio di 7.500 euro per persona e un tasso di efficacia del 93% il fondo — che detiene oltre il 50% del mercato dei fondi interprofessionali — rivendica la capacità di accelerare l’occupazione attraverso le politiche attive. Tra le priorità per il 2026, stanziamenti per il Conto di Sistema e avvisi specifici per donne vittime di violenza, con l’obiettivo di raddoppiare la partecipazione femminile.
A Roma, davanti a 600 partecipanti al suo Incontro Annuale, Fondimpresa — il fondo costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil — ha presentato il bilancio dell’attività 2025 e i risultati di sei anni di avvisi dedicati alle politiche attive del lavoro. Il messaggio è chiaro: le risorse e la struttura esistono, ora serve maggiore efficacia nella spesa delle risorse comunitarie e nazionali per trasformare l’onda finanziaria in posti di lavoro stabili, in particolare per le categorie più fragili come le donne vittime di violenza.
EFFICIENZA DELLA SPESA E RISULTATI CERTI
Secondo i dati esposti, Fondimpresa è in grado di collocare un lavoratore o reinserire un inoccupato con una spesa media di 7.500 euro a persona, con un tasso di efficacia del 93%. Il Fondo vanta oltre il 50% della quota di mercato e, attraverso gli Avvisi Politiche Attive, ha finanziato 1.044 piani per 77 milioni di euro, coinvolgendo 1.144 aziende e oltre 10.000 lavoratori per 396.000 ore di formazione. Il materiale presentato parla di «già 9.800 lavoratori collocati», cifra che si inserisce nel più ampio insieme di risultati conseguiti negli ultimi anni.
STANZIAMENTI 2025 E AREE DI INTERVENTO
Nel 2025 Fondimpresa ha impegnato risorse significative: 207 milioni per il Conto Formazione e 197 milioni per il Conto di Sistema. La destinazione dei fondi è stata articolata per ambiti: 120 milioni per competenze di base, 29 milioni per politiche attive, 23 per transizione verde e economia circolare, 20 per innovazione tecnologica e 5 milioni specificamente per intelligenza artificiale.
LA RICHIESTA: ABROGAZIONE DEL PRELIEVO FORZOSO
Il Fondo ha rilanciato la richiesta di abrogazione del prelievo forzoso, stabilito dall’articolo 1, comma 722, della legge 190/2014, che sottrae una parte delle risorse dei contributi destinati ai fondi interprofessionali. Fondimpresa ricorda che in passato le risorse vennero restituite solo per due annualità e utilizzate per la formazione di lavoratori in cassa integrazione. La restituzione strutturale dei 120 milioni annui (di cui 60 destinati a Fondimpresa) aumenterebbe la capacità di intervento del sistema a favore dei lavoratori in difficoltà.
POLITICHE ATTIVE 2019–2025: IL MODELLO FONDIMPRESA
Dal 2019, con avvisi dedicati alle politiche attive, Fondimpresa ha sperimentato un approccio metodologico che ha intercettato bisogni complessi, includendo anche lavoratori di paesi terzi. Oggi il Fondo conta oltre 205mila aziende aderenti, 5 milioni di lavoratori raggiunti, 4,8 miliardi investiti dal 2004 in oltre 280mila piani formativi, con più di 4,7 milioni di lavoratori aggiornati o riqualificati.
FOCUS 2026: DONNE E VITTIME DI VIOLENZA
Tra le novità annunciate per il 2026 figurano impegni concreti sul fronte dell’inclusione femminile. Per il Conto di Sistema sono previsti stanziamenti a partire da 150 milioni di euro e linee di intervento che rafforzano l’attenzione verso categorie svantaggiate, con l’obiettivo di innalzare i livelli di occupazione femminile e favorire maggiore autonomia economica. Sono infatti previsti avvisi specifici dedicati alle donne vittime di violenza: Fondimpresa intende raddoppiare il dato attuale del 34% di donne coinvolte nelle iniziative del Fondo.
DIBATTITO E IMPEGNO POLITICO-SOCIALE
«Per investire sull’innovazione sociale è necessario ridare centralità alle politiche attive come strumento di inclusione e sviluppo», ha dichiarato il Presidente di Fondimpresa, Aurelio Regina, sottolineando la necessità di «spendere con efficacia le risorse dei fondi comunitari» e di mettere il Fondo «al servizio» delle nuove sfide sociali ed economiche. Il Vicepresidente Fulvio Bartolo ha sintetizzato l’impegno con il titolo dell’evento: «Formare le intelligenze, promuovere la parità, costruire la sostenibilità sociale».

