Presentati a Palazzo Chigi i risultati di “Folsom Freedom”, il progetto che introduce la realtà virtuale nella formazione professionale in carcere, aprendo ai detenuti nuove opportunità di reinserimento e competenze immediatamente spendibili nel lavoro
È stato presentato oggi a Palazzo Chigi “Folsom Freedom”, un progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’azienda Dive Srl, con il contributo anche di Ferrovie dello Stato. L’iniziativa porta negli istituti penitenziari italiani la formazione tecnica tramite realtà virtuale, con l’obiettivo di offrire ai detenuti competenze subito utilizzabili nel mondo del lavoro. Dopo mesi di co-progettazione, il programma è stato testato con successo nelle carceri di Genova, Taranto e Civitavecchia, coinvolgendo gruppi selezionati di persone detenute in percorsi immersivi dedicati alla formazione tecnica: dalle simulazioni di montaggio di quadri elettrici alla gestione di componenti informatiche in ambienti virtuali ad alta precisione.
Durante la conferenza stampa, alla quale hanno partecipato Michelangelo Mochi, CEO di Dive, Tommaso Tanzilli, Presidente del Gruppo FS, Maurizio Marchesini, Vicepresidente di Confindustria, insieme al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, sono stati illustrati i risultati del progetto. I dati mostrano livelli elevati di apprendimento, grande motivazione, una riduzione delle barriere psicologiche, un miglioramento delle competenze professionali e un aumento del benessere emotivo dei detenuti coinvolti. Tutti questi elementi confermano il valore di un modello rieducativo nuovo, personalizzato e realmente orientato al reinserimento nel mondo del lavoro.
«Il progetto Folsom ha dimostrato, nei piloti di Taranto, Genova e Civitavecchia, che la formazione immersiva può diventare un motore concreto di motivazione. Quando le persone vedono e provano nuove competenze in VR, l’apprendimento torna un’opportunità reale e i risultati presentati oggi confermano che la realtà virtuale può accelerare percorsi di reinserimento oggi più necessari che mai. Ringrazio i ministri Nordio e Valditara per essere personalmente intervenuti e un pensiero speciale va al nostro fondatore, scomparso un anno fa e ideatore del progetto» ha dichiarato Michelangelo Mochi, CEO di Dive.
«Oggi abbiamo presentato un progetto che, per noi del Gruppo FS, ha un valore profondo perché unisce innovazione, inclusione e visione strategica». Nel suo intervento il Presidente del Gruppo FS, Tommaso Tanzilli, ha sottolineato come FS Italiane abbia sostenuto con convinzione lo sviluppo del progetto “Folsom Freedom – Formazione immersiva per il reinserimento delle persone detenute” partendo da una doppia consapevolezza: «da un lato, la responsabilità – possiamo dire la missione – di contribuire alla sostenibilità sociale, favorendo l’incontro tra le persone che, a conclusione della loro pena, avrebbero difficoltà a trovare un’occupazione stabile e le imprese italiane che, sempre più spesso, incontrano difficoltà nel reperire lavoratori adeguatamente formati».La fase pilota apre ora alla progettazione di una piattaforma nazionale condivisa, capace di mettere in rete carceri, scuole e soggetti formativi.

