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Pensioni anticipate

Pensioni anticipate, Tfr, riscatto della laurea: le novità in manovra e cosa cambia dal 2026

Il governo presenta un maxi-emendamento che modifica le regole sulle pensioni anticipate. Le “finestre” di decorrenza si allungano progressivamente fino a 6 mesi (a regime nel 2035). Novità anche sul  riscatto della laurea. Il punto sulle novità in manovra

Il governo ha annunciato ieri pomeriggio una serie di correttivi che riscrivono alcune regole chiave della previdenza. Le nuove misure, annunciate a sorpresa nel pomeriggio di ieri, approdano stamane in Commissione Bilancio al Senato all’interno del maxi-emendamento che contiene gli interventi su Zes, Transizione 5.0, riserve auree e l’adeguamento dei prezzi nei cantieri, e puntano a un risparmio di circa 2 miliardi a regime.

La stretta sulla previdenza riguarda soprattutto chi punta alla pensione anticipata, i giovani e chi intende ricorrere al riscatto degli anni di studio.

PENSIONE ANTICIPATA: LA FINESTRA SI ALLUNGA

Oggi per andare in pensione anticipata servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne; la decorrenza dell’assegno è posticipata di tre mesi dalla maturazione del requisito (la cosiddetta “finestra”).

Il maxi-emendamento prevede un allungamento graduale di quella finestra: resterà di 3 mesi per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2031, salirà a 4 mesi per i requisiti maturati fra il 1° gennaio 2032 e il 31 dicembre 2032, poi a 5 mesi nel 2034 e infine a 6 mesi a partire dal 1° gennaio 2035.

Inoltre, dal 2027 sono previsti adeguamenti dei contributi necessari (con piccoli aumenti già nel 2027 e 2028) e l’adeguamento biennale alla speranza di vita: modifiche di fatto allungano il momento effettivo in cui si comincerà a percepire la pensione anticipata.

TAGLIO DEL VALORE DEL RISCATTO DELLA LAUREA

Un’altra novità che colpisce soprattutto i giovani: il riscatto oneroso degli anni di laurea breve (tre anni) e di alcuni diplomi triennali varrà progressivamente molto meno ai fini dell’accesso alla pensione anticipata.

Il meccanismo previsto dal testo decurterà i mesi riscattati: dal 2031 “spariranno” 6 mesi, dal 2032 12 mesi, dal 2033 18 mesi, fino a 30 mesi nel 2035. In pratica, su un riscatto di tre anni a regime conteranno soltanto sei mesi per la maturazione dell’anzianità contributiva utile all’anticipata; anche per il percorso 3+2 (laurea magistrale) il conteggio sarà ridotto (es.: solo la metà dei mesi riscattati).

TFR E PREVIDENZA COMPLEMENTARE: SILENZIO-ASSENSO AI NEOASSUNTI

Il terzo pilastro della stretta riguarda il Trattamento di Fine Rapporto: dal 1° luglio 2026 il maxi-emendamento introduce un meccanismo di adesione automatica (silenzio-assenso) per i lavoratori dipendenti del settore privato assunti per la prima volta.

Di norma il Tfr maturando sarà convogliato al fondo previdenziale indicato dal contratto collettivo, a meno che il lavoratore — entro 60 giorni dalla prima assunzione — non scelga esplicitamente di mantenere il Tfr presso il datore di lavoro o di conferire il Tfr a un’altra forma di previdenza complementare.

PIÙ AZIENDE CHIAMATE AL VERSAMENTO DEL TFR AL FONDO INPS

Sempre nel testo è previsto che la platea di datori di lavoro obbligati al versamento al Fondo Tfr dell’Inps si allarghi: l’obbligo coinvolgerà anche i datori che, negli anni successivi all’avvio dell’attività, raggiungano la soglia dimensionale dei 50 dipendenti (prima esclusi fino a certi criteri di periodo).

La novità, che entrerà in vigore con la legge, mira a rendere più omogeneo il perimetro di adesione al fondo e potenzialmente ad ampliare i lavoratori coperti dal meccanismo pubblico.

CONTI PUBBLICI, RISPARMI STIMATI E REAZIONI

(con effetti concentrati nel medio-lungo periodo). Le reazioni sono già vivaci: sindacati e associazioni dei lavoratori denunciano un peggioramento delle prospettive per chi esce prima dal lavoro e mettono in dubbio anche la correttezza politica e giuridica di cambiamenti retroattivi su riscatti già effettuati. Le parti sociali chiedono chiarimenti e conti più trasparenti sulle valutazioni tecniche.

 

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