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Mattarella grazia

ll presidente Mattarella grazia 5 detenuti: perché e chi sono

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato cinque decreti di grazia che riguardano Zeneli Bardhyl, Franco Cioni, Alessandro Ciappei, Gabriele Spezzuti e Hamad Abdelkarim Alla Faraj. Ecco le motivazioni ufficiali che hanno portato all’adozione degli atti di clemenza

Con una serie di decreti firmati ai sensi dell’art. 87, comma 11, della Costituzione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso i decreti di grazia a cinque persone condannate per reati diversi.

I provvedimenti – che vanno dalla grazia totale alla riduzione parziale della pena o all’estinzione di sanzioni pecuniarie residue – sono stati adottati dopo l’istruttoria ministeriale e i pareri favorevoli del Procuratore generale e del magistrato di sorveglianza, dove previsti. Di seguito i fatti e i profili individuali, così come illustrati nel comunicato del Quirinale.

CHI SONO I GRAZIATI

I cinque beneficiari della grazia presidenziale sono persone condannate per reati diversi e con storie personali differenti. Zeneli Bardhyl, 61 anni, era stato condannato per evasione dagli arresti domiciliari; Franco Cioni, 77 anni, ha ucciso la moglie in stato terminale, con cui era legato da cinquant’anni; Alessandro Ciappei, 51 anni, era stato condannato per truffa commessa nel 2014 e ora vive all’estero; Gabriele Spezzuti, 57 anni, aveva commesso reati in materia di stupefacenti nel 2005 e aveva già scontato la pena detentiva, restando da pagare una multa residua; Hamad Abdelkarim Alla Faraj, 28 anni, era stato condannato a 30 anni per concorso in omicidio plurimo e violazioni delle norme sull’immigrazione. Un caso, quest’ultimo, per cui era stata già presentata una richiesta di revisione del processo, dal momento che Faraj, additato come scafista delle tratte migratorie libiche, si proclama tutt’ora innocente.

PERCHÉ SONO STATI GRAZIATI

La grazia è stata motivata con ragioni diverse a seconda dei casi: errori di qualificazione del fatto (Bardhyl), condizioni personali e di salute e perdono dei familiari della vittima (Cioni), modesta gravità e reinserimento sociale (Ciappei), espiazione della pena detentiva e condizioni di vita disagiate (Spezzuti), infine giovane età, lungo periodo di detenzione e percorso di recupero in carcere (Alla Faraj).

Per Faraj la grazia concessa è solo parziale: ha estinto solo una parte della pena ancora da espiare, mentre per gli altri detenuti la grazia accordata estingue l’intera pena o l’intera sanzione residue.

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