Nuovi tentativi mediati da Witkoff per approdare a un cessate il fuoco nella Striscia. Ecco tutti punti nella bozza di accordo
Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco consegnata la notte scorsa da Steve Witkoff, che già questa notte si mostrava particolarmente ottimista sull’esito delle trattative al fianco di Donald Trump nello Studio Ovale.
La palla passa adesso ad Hamas, che negli ultimi giorni aveva annunciato su Telegram di aver raggiunto un accordo proprio con Witkoff. Ma secondo The Times of Israel sarebbe insoddisfatta delle condizioni poste.
CHE COSA CONTIENE LA NUOVA BOZZA DI ACCORDO MEDIATA DA WITKOFF
La nuova bozza prevede la liberazione di 10 ostaggi israeliani vivi e la restituzione di 18 corpi in due fasi, in vista di una tregua che dovrà durare almeno 60 giorni. Il documento prevede anche che il decimo giorno di tregua Hamas fornisca una lista completa di tutti gli ostaggi, con allegati report medici.
In cambio, l’esercito israeliano rilascerà circa 125 prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo e 1111 gazawi arrestati dal 7 ottobre 2023, più 180 corpi. L’esercito israeliano dovrà abbandonare le zone occupate e ritirarsi sulle posizioni pre-offensiva, mantenenendo le proprie postazioni sul corridoio Filadelfia tra Egitto e Gaza – che comprende anche il valico di Rafah – ma abbandonando il corridoio Morag che divide Rafah da Khan Younis.
Le negoziazioni per porre fine alla guerra continueranno durante la tregua. Qualora si arrivasse a un accordo tutti gli ostaggi saranno riconsegnati – vivi o morti – mentre in caso di esito negativo Israele avrà il diritto di riprendere le azioni militari: punto questo su cui si concentrano i timori di Hamas, che teme strumentalizzazioni.
Gli aiuti umanitari dovranno essere gestite dalle Nazioni Unite, e non da organizzazioni private come la Gaza Humanitarian Foundation, che intanto ha aperto il terzo punto di distribuzione.
Garanti dell’accordo sarebbero Qatar ed Egitto, con l’annuncio del cessate il fuoco che dovrebbe spettare al presidente Usa.
Secondo le ricostruzioni, le bozze vengono approntate a Doha e circolano tra le delegazioni statunitensi e qatariote, con Hamas che si tiene informata sugli sviluppi e Israele al momento parzialmente tagliata fuori. Ma una bozza di accordo sarebbe già stata visionata dagli inviati di Tel Aviv martedì, durante la visita di Ron Dermer alla Casa Bianca, in cui ha incontrato anche Steve Witkoff.
LA STRISCIA NEL CAOS
Continua a crescere la tensione sugli aiuti alimentari nella Striscia. Ieri un magazzino del Programma alimentare mondiale a Deir el-Balah è stato saccheggiato e svuotato da centinaia di palestinesi.
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— WFP in the Middle East & North Africa (@WFP_MENA) May 28, 2025
Nel frattempo è passata la mozione presentata da Smotrich e dal ministro della Difesa Katz che autorizza la creazione di 22 nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania, mentre continuano gli attacchi su Gaza: sarebbero 44 i palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore, mentre l’Idf intima alla popolazione di abbandonare il nord di Gaza City – e la popolazione si trova sull’orlo della carestia.