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Gaza

A Gaza muore lo stato di diritto: l’appello dell’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale

I penalisti dell’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale condannano la drammatica situazione nella striscia di Gaza e lanciano un appello in difesa dello stato di diritto 

Un balzo indietro nella storia e nella civiltà. È questo quello che l’Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale (AIPDP) che, in una lunga e dura nota, ha espresso una forte condanna della drammatica situazione nella Striscia di Gaza. Resa ancora più drammatica dal piano di occupazione di Netanyahu.

Nella nota i penalisti italiani si uniscono alle voci di organizzazioni scientifiche, istituzioni e autorità che stanno sollevando preoccupazioni per l’escalation del conflitto e per le condizioni sempre più critiche nella Striscia. “Ci turbano profondamente le notizie e le immagini strazianti che testimoniano sistematiche violazioni dei diritti fondamentali da parte del Governo israeliano”, scrivono i firmatari, tra cui il presidente dell’AIPDP Gian Luigi Gatta e il vicepresidente Vincenzo Mongillo.

L’ORRORE DI GAZA È LA FINE DELLO STATO DI DIRITTO

I penalisti si interrogano sulla possibilità di considerare ancora in essere lo Stato di diritto. “Come penalisti denunciamo inoltre con seria e profonda preoccupazione – anche con riferimento a quanto avviene in contesti diversi da quello di Gaza, come quello russo-ucraino – la crisi di effettività che a livello globale investe il diritto penale internazionale, al cui sviluppo è legato non solo il nome di autorevoli Maestri delle discipline penalistiche, tra cui Giuliano Vassalli, Cherif Bassiouni e Giovanni Conso, ma anche quello del nostro Paese, nel quale fu firmato lo Statuto della Corte Penale Internazionale (CPI)”.

GLI ATTACCHI ALLA CPI

Altro fronte di preoccupazione è quello del discredito di cui, secondo l’AIPDP, sarebbe vittima la Corte Penale Internazionale. “Eppure, proprio mentre a Gaza, nei territori palestinesi occupati in Cisgiordania e in altri contesti bellici, come in Ucraina, si consumano gravi crimini internazionali, la CPI è oggetto di attacchi, campagne di delegittimazione e tentativi di ostacolarne l’azione

investigativa. È la stessa Corte che ha emesso mandati d’arresto nei confronti del Presidente russo Putin e del Primo ministro israeliano Netanyahu per crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.

LA CONDANNA DELLA CPI AI METODI DISUMANI DI HAMAS

La CPI, come ricordano i penalisti, ha emesso mandati d’arresto anche nei confronti di alcuni leader di Hamas. “La giustizia penale internazionale, infatti, ha già riconosciuto l’efferata ed estrema gravità dell’attacco criminale compiuto nel sud di Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi il 7 ottobre 2023, con l’uccisione di oltre mille israeliani, civili e militari, e la cattura di centinaia di ostaggi (fonte UNHRC, 10.05.2024). Siamo convinti che difendere la CPI significa difendere il principio secondo cui nessun autore di crimini internazionali, da qualunque parte provenga e a qualunque parte appartenga, possa ritenersi al di sopra del diritto e dei diritti umani”, scrivono.

LE PAROLE DI MATTARELLA SU GAZA

Gli accademici si dicono colpiti in particolare dagli attacchi a civili, ospedali, operatori sanitari, bambini e persone in cerca di acqua o cibo, che, secondo la dichiarazione, integrerebbero veri e propri crimini internazionali. Il documento cita le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani”.

CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO

Il piano di occupazione di Gaza non è citato nella dichiarazione dei giuristi ma la critica al progetto è chiara visto che viene sottolineata l’importanza di un cessate il fuoco immediato. L’associazione ricorda che il nostro Paese ha firmato la dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri di 25 Paesi del 21 luglio 2025, nella quale si chiede al governo israeliano la revoca delle restrizioni agli aiuti umanitari e si invita alla piena applicazione del diritto umanitario internazionale.

LE INIZIATIVE DEI PENALISTI

Oltre alla denuncia, l’associazione annuncia iniziative future: seminari e momenti di approfondimento nelle università italiane, e una sessione dedicata alla violenza bellica durante il convegno nazionale dell’AIPDP previsto per il 24 e 25 ottobre 2025 all’Università di Palermo.

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