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Afghanistan, le figure chiave del governo dei talebani
I talebani hanno annunciato il nuovo governo dell’Afghanistan. Tra di loro ci sono molte figure identificate come terroristi dalla comunità internazionale
“Non sono buoni segnali alla comunità internazionale, anzi sono pessimi segnali”. È il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a seguito dell’annuncio da parte dei talebani del nuovo governo in Afghanistan.
Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha fatto sapere che ci sono ancora alcuni ministeri da assegnare, ma che la formazione del governo presentata è composta da “figure di alta professionalità”. La comunità internazionale, però, dissente e ricorda che tra chi sarà alla guida del Paese ci sono ricercati e terroristi.
Islamic Emirate of Afghanistan new Governoment Cabinet pic.twitter.com/8ts0HtQVIi
— Zabihullah Mujahid (@Zabihullah_M3) September 7, 2021
IL PREMIER MOHAMMAD HASAN AKHUND
Il mullah Mohammad Hasan o Mohammad Hasan Akhund sarà a capo del governo afghano. È considerato uno dei più pericolosi terroristi viventi tanto da essere sulla lista nera di Nazioni Unite, Europa e Regno Unito. È stato ministro degli Esteri nel primo governo talebano tra il 1996 e il 2001 e consigliere politico del mullah Omar.
IL VICEPREMIER ABDUL GHANI BARADAR
Abdul Ghani Baradar, nominato vice del premier Mohammad Hasan Akhund, è uno dei quattro uomini che hanno fondato i talebani in Afghanistan nel 1994, insieme al mullah Omar. Nel febbraio 2010 è stato catturato in un’operazione congiunta USA-Pakistan a Karachi.
Dopo otto anni in prigione, è stato rilasciato dagli Stati Uniti per facilitare il processo di pace. Baradar è stato il primo leader talebano a comunicare direttamente con un presidente degli Stati Uniti (Donald Trump) ed è lui che ha firmato gli accordi di Doha.
LA GUIDA SUPREMA HIBATULLAH AKHUNDZADA
Hibatullah Akhundzada è diventato il comandante supremo dei talebani nel maggio 2016. Come comandante supremo del gruppo, è responsabile degli affari politici, militari e religiosi. Akhundzada oggi ha circa 60 anni e ha vissuto la maggior parte della sua vita in Afghanistan. Tuttavia, secondo gli esperti, mantiene stretti legami con la cosiddetta “Shura di Quetta”.
Spokesman of the Islamic Emirate Sohail Shaheen im Doha says:@suhailshaheen1
"West should not impose its civilization on us, we have an Islamic civilization, and the system of Islamic society that already exists"— Zabihullah Mujahid (@Zabihullah_M3) September 5, 2021
IL MINISTRO DEGLI INTERNI SIRAJUDDIN HAQQANI
Dopo la morte di suo padre, Jalaluddin Haqqani, è diventato il nuovo leader della rete Haqqani, che è ritenuta responsabile di alcuni dei più violenti attacchi avvenuti in Afghanistan contro le forze afghane e i loro alleati occidentali negli ultimi anni. È ricercato dall’Fbi che su di lui ha messo una taglia da 5 milioni di dollari.
Un’altra taglia dello stesso valore pesa anche sulla testa del responsabile della sicurezza a Kabul, Khalil Haqqani.
IL MINISTRO DELLA DIFESA MOHAMMAD YACOOB
È il figlio del fondatore dei talebani, il mullah Omar. Ha 32 anni e una laurea presa in Pakistan. È stato uno dei leader del primo governo talebano. Yacoob è sostenuto dall’Arabia Saudita e dal Pakistan, dopo la morte dell’ex leader talebano Akhtar Mansour nel 2016, alcuni militanti volevano nominarlo nuovo comandante supremo del gruppo, ma altri ritenevano che fosse giovane e privo di esperienza.
IL MINISTRO DEGLI ESTERI AMIR KHAN MUTTAQI
Anche lui ha fatti parte del primo Emirato islamico in veste di ministro dell’Informazione e della Cultura. Ha anche partecipato in quanto negoziatore agli accordi di Doha.
Infine, Mohamad Fadel e Abdul Haq Watheeq, nominati rispettivamente vice ministro della Difesa e capo dell’intelligence, sono due ex detenuti di Guantanamo.