Skip to content

Alexander De Croo è il nuovo premier del Belgio

Alexander De Croo

Il nuovo premier del Belgio è il liberale fiammingo Alexander De Croo. L’articolo di Alberto Galvi

Dopo 500 giorni dalle elezioni generali in Belgio sette partiti hanno negoziato un nuovo accordo di governo nominando Alexander De Croo nuovo primo ministro. De Croo è un liberale fiammingo e figlio del politico veterano Herman De Croo, che è stato vice premier in diversi governi belgi nonché ministro per lo Sviluppo internazionale e ministro per l’Agenda digitale, l’Ufficio postale e le Telecomunicazioni.

Il Belgio non ha avuto un governo di maggioranza pienamente funzionante dal 18 dicembre 2018, da quando l’allora primo ministro Charles Michel, del partito MR (Reform Movement), ha presentato le sue dimissioni. In quella occasione il premier perse il sostegno del principale partito che lo sosteneva a causa della sua adesione a un programma delle Nazioni Unite sulla migrazione internazionale.

In seguito alle elezioni del 2019 il Belgio è stato guidato da un governo provvisorio e nell’ultimo semestre, da una coalizione di minoranza guidata da Wilmes del partito MR, con ampio sostegno dell’opposizione per affrontare l’emergenza provocata dalla pandemia da coronavirus.

Il parlamento è bicamerale ed è composto dal Senato con 69 seggi di cui 50 membri eletti indirettamente dalla comunità e dai parlamenti regionali in base ai risultati delle loro elezioni e 10 eletti dagli altri 50 senatori, e restano in carica per un mandato di 5 anni. La Camera dei rappresentanti è invece direttamente eletta dai cittadini ed è composta da 150 deputati per un mandato di 5 anni.

De Croo guiderà una coalizione che detiene 87 dei 150 seggi del parlamento, mentre il nuovo governo è sostenuto dai seguenti partiti: PS (Socialist Party) 19 seggi, SPA (Social Progressive Alternative) 9 seggi, Ecolo (Francophone Greens) 13 seggi, Green 8 seggi, CD&V (Christian Democratic and Flemish) 12 seggi, MR 14 seggi e VLD (Flemish Liberals and Democrats) 12 seggi.

Inoltre poiché alla Camera non si riesce per questioni di spazio ad adottare il distanziamento sociale per i suoi 150 membri, la sede è stata provvisoriamente spostata questa settimana nel vicino Parlamento europeo dove si è appena approvato il nuovo governo e dove si è effettuato il primo dibattito parlamentare sul suo programma. La presidenza della Camera dei rappresentanti andrà a Eliane Tillieux, del partito PS, rendendola la prima donna belga a ottenere questo incarico.

Il Programma di governo apre la strada ai leader di partito che hanno nominato ministri federali e segretari di Stato. Il re Filippo ha prestato ieri giuramento in un gabinetto federale a parità di genere. Il governo avrà un numero uguale di sette ministri fiamminghi e francofoni, mentre i segretari di Stato saranno cinque.

I sette ministri fiamminghi sono: Vincent Van Quickenborne, vice primo ministro e ministro della Giustizia e del Mare del Nord, Annelies Verlinden, ministro degli Interni, Vincent Van Peteghem, vice primo ministro delle Finanze, Frank Vandenbroucke, vice primo ministro e ministro della Sanità pubblica e degli Affari sociali, Meryame Kitir, ministro della Cooperazione allo sviluppo e della Politica delle grandi città, Petra De Sutter, vice primo ministro e ministro della Funzione pubblica e delle Imprese pubbliche e Tinne Van der Straeten, ministro dell’Energia.

I sette ministri francofoni sono: Ludivine Dedonder, ministro della Difesa, Pierre-Yves Dermagne, vice primo ministro e ministro dell’Economia e del Lavoro, Karine Lalieux, ministro delle Pensioni, Integrazione sociale e Lotta alla povertà, Sophie Wilmès, ministro degli Affari esteri, David Clarinval, ministro delle PMI e dell’Agricoltura, Zakia Khattabi, ministro dell’Ambiente e del Clima e Georges Gilkinet, vice primo ministro e ministro della Mobilità.

I 5 segretari di Stato la cui madre lingua è irrilevante sono: Sammy Mahdi, segretario di Stato per l’Asilo e la Migrazione, Eva De Bleeker, sottosegretario di Stato per il Bilancio e la Tutela dei consumatori, Thomas Dermine, segretario di Stato per il Recupero e la Politica scientifica, Mathieu Michel, segretario di Stato incaricato dell’Agenda digitale e Sarah Schlitz, sottosegretario di Stato per le Pari opportunità e di Genere.

In Belgio ci sono 6,6 milioni di fiamminghi e 5 milioni di francofoni. Inoltre il governo molto probabilmente nominerà come commissario per coordinare la politica del Paese sull’emergenza del coronavirus Covid-19 l’esperta di malattie infettive Erika Vlieghe.

Articolo pubblicato su notiziegeopolitiche.net

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su