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Brasile al collasso, trema Bolsonaro fra Covid e rischio impeachment

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Terremoto politico in Brasile, secondo Paese al mondo per numero di morti per Covid. Bolsonaro verso l’impeachment

Jair Bolsonaro, al potere dal 1° gennaio 2019, non si è mai trovato in una simile situazione di instabilità. Sempre più in difficoltà, il Presidente del Brasile ha attuato un rimpasto per rafforzare la sua posizione e mettere a tacere le critiche interne.

CRISI POLITICA

Lunedì scorso la sua decisione di sostituire il ministro della Difesa Fernando Azevedo insieme ad altri 5 ministri ha portato alle dimissioni in segno di protesta, dopo meno di 24 ore, di tre capi militari delle forze armate. Un fatto mai avvenuto prima nella storia del Brasile. I tre – i comandanti di Esercito, Aeronautica e Marina – schierandosi in difesa della democrazia, hanno dato le dimissioni per tirarsi fuori dal conflitto in corso tra il Presidente e i governatori degli Stati che avevano imposto lockdown o altre misure restrittive per contenere il virus.

Mercoledì i leader dell’opposizione brasiliana, si legge sul Guardian, hanno chiesto che Bolsonaro venga immediatamente rimosso dall’incarico per evitare che le sue “visioni autoritarie e golpiste” diventino realtà. E lo spettro dell’impeachment si fa sempre più vicino.

CRISI SANITARIA

Il Brasile, solo nelle ultime 24 ore ha registrato 92 mila nuovi contagi e più di 3.700 nuovi decessi, che nello Stato di San Paolo hanno portato a riesumare i cadaveri per fare posto a nuove vittime della pandemia. Una situazione fuori controllo che fa del Brasile il secondo Paese al mondo per numero di morti per Covid dopo gli Stati Uniti. Sono, infatti, 325.284 le persone che hanno perso la vita a causa del virus e il sistema sanitario brasiliano è praticamente al collasso.

BOLSONARO SEMPRE PIÙ SOLO

Bolsonaro, che dal canto suo sostiene di rifiutare misure restrittive per il bene dell’economia, è ormai considerato da quasi tutti i brasiliani il responsabile della disastrosa gestione della pandemia. Lo hanno abbandonato ministri e militari, ma anche economisti e banchieri, che attraverso una lettera aperta hanno criticato le sue politiche, o l’assenza di tali, in materia di sanità.

PRESIDENZIALI 2022

Il terremoto politico provocato dal rimpasto, secondo alcuni, è segno del timore di Bolsonaro per le elezioni presidenziali del 2022. La sua rielezione, infatti, è tutt’altro che scontata soprattutto ora che Lula, liberato dalle accuse, sembra quasi certamente il candidato da sfidare.

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