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Brasile, Commissione d’inchiesta accusa Bolsonaro per gestione pandemia

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Il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero assoluto di morti legati al Covid-19 ed è tuttora nella morsa del virus. Bolsonaro è sotto inchiesta per aver negato l’esistenza del Coronavirus e non aver preso le contromisure idonee a ostacolarne la corsa. A fine settembre, all’Onu, aveva detto che il vaccino “può trasformarti in un coccodrillo”

Ancora guai per il presidente della Repubblica brasiliana, Jair Bolsonaro, in relazione alla gestione dell’epidemia di Covid: la Commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) sulla pandemia di coronavirus ha definito «folli» e «negazioniste» diverse frasi pronunciate dal capo dello Stato e la condotta della sua azione politica in relazione alla gestione dell’emergenza sanitaria del suo governo. «È dimostrato che, nella prima fase della pandemia, la strategia del governo era puntare sull’immunità di gregge dal contagio», ha sostenuto la senatrice Simone Tebet.

BOLSONARO SOTTO INCHIESTA ASSIEME AI FIGLI

La Cpi si appresta a concludere i lavori dopo sei mesi di dibattiti e indagini. Il rapporto finale sarà divulgato il 15 ottobre e si baserà essenzialmente su elementi tecnici e documenti scaturiti dalla violazione dei segreti bancari e telematici degli indagati. Il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero assoluto di morti legati al Covid-19 ed è tuttora nella morsa del virus. Il quotidiano O Globo ha anticipato che tra i possibili accusati dalla Cpi ci sono anche due figli del capo dello Stato, il deputato Eduardo Bolsonaro e il consigliere comunale di Rio de Janeiro, Carlos Bolsonaro. Entrambi sono sospettati di aver diffuso fake news sull’epidemia e sui vaccini.

Nell’inchiesta potrebbero finire anche le frasi che Bolsonaro ha recentemente pronunciato al Palazzo di vetro dell’Onu, a New York, a fine settembre. “Il Brasile è un paese che garantisce la libertà di espressione e di culto”, aveva ribadito Bolsonaro, “con la famiglia come valore fondamentale di civilizzazione”. In quell’occasione il presidente aveva riconosciuto la presenza della pandemia ma si era detto contrario a ogni forma di prevenzione, dalla mascherina ai lockdown “che finiscono per bloccare l’economia e far aumentare l’inflazione”, così come al passaporto sanitario e a altre misure di contenimento. I brasiliani, secondo il presidente, devono poter uscire di casa e girare per strada senza alcun limite. E ai giornalisti che gli chiedevano se alla fine si fosse vaccinato e abbia iniziato a fidarsi del vaccino, aveva risposto che può “trasformarti in un coccodrillo”.

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