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Chi è Bridget Brink e perché lascia l’ambasciata USA in Ucraina

Bridget Brink, l’ambasciatrice americana in Ucraina si è dimessa, arriva la conferma ufficiale del Dipartimento di Stato. Scelta personale o cambio di strategia?

Le relazioni tra Washington e Kiev si aprono a un nuovo scenario di incertezza politica e diplomatica con le dimissioni dell’ambasciatrice degli Stati Uniti in Ucraina, Bridget Brink. La notizia, già anticipata dalla stampa americana, è stata confermata ieri dalla portavoce del Dipartimento di Stato americano Tammy Bruce, che ha annunciato che Brink avrebbe lasciato l’incarico dopo quasi tre anni di servizio.

PERCHÉ L’AMBASCIATRICE USA A KIEV BRINK SI È DIMESSA

Il motivo delle dimissioni dell’ambasciatrice non è ancora stato chiarito. Fonti informate riferiscono all’Ansa di una decisione personale di Brink, mentre Reuters parla di una sottolineatura proveniente dal Dipartimento di Stato, che avrebbe commentato: “tre anni di incarico sono molti se svolti in una zona di conflitto»”.

Com’è noto, le relazioni tra Usa e Ucraina sono profondamente cambiate negli ultimi tempi ed è facile immaginare che il giudizio da parte della nuova amministrazione americana su Brink, da sempre sostenitrice del supporto militare nel Paese, possa essere mutato, dal momento che adesso la priorità per Washington è capitalizzare l’accordo di pace con la Russia.

LE CRITICHE DI ZELENSKY ALL’AMBASCIATA AMERICANA

Sebbene non ci siano indicazioni che questo episodio possa aver influito sulla decisione di Brink, la scorsa settimana l’ambasciatrice era stata aspramente criticata dal presidente ucraino Zelensky per non aver attribuito esplicitamente alla Russia la responsabilità di un attacco missilistico nella città di Kryvyi Rih che ha causato almeno 19 morti e oltre 50 feriti.

CHI È BRIDGET BRINK

Bridget Brink è una delle figure diplomatiche più esperte a disposizione del governo americano. Originaria del Michigan, ha servito per quasi tre decenni nel servizio estero degli Stati Uniti, ricoprendo ruoli di grande rilievo. Tra le sue esperienze più significative, il ruolo di vice capo missione presso le ambasciate statunitensi in Uzbekistan e in Georgia, oltre alla sua nomina a direttrice per l’Egeo e il Caucaso meridionale presso il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Nel 2019, Brink è stata nominata ambasciatrice degli Stati Uniti in Slovacchia, incarico che ha ricoperto fino al 2022. A maggio 2022, è stata nominata ambasciatrice in Ucraina dall’allora presidente Usa Joe Biden, proprio nel momento in cui il paese stava affrontando l’invasione russa. Durante il suo mandato, Brink ha avuto un ruolo fondamentale nel rafforzare le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, sostenendo fermamente la necessità di un forte sostegno militare a Kiev.

CHI PRENDE IL POSTO DI BRINK

Come ricostruisce AP News, le dimissioni di Brink erano già state presentate a novembre, subito dopo la vittoria elettorale di Trump, come vuole la consuetudine invalsa tra gli ambasciatori Usa nel caso di un cambio di amministrazione. Ma il neopresidente le avrebbe rifiutate.

Non è ancora chiaro chi prenderà il posto di Brink. Secondo Reuters, tra i candidati ci sarebbe Chris Smith, vicesegretario aggiunto per l’Europa orientale e le politiche regionali presso l’Ufficio per gli affari europei ed eurasiatici e già vice capo missione all’ambasciata statunitense di Kyiv dal 2022 al 2023.

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