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Chi è (e che cosa pensa) Greta Thunberg

Clima

Tutte le idee ambientaliste di Greta Thunberg, arrivata ieri a Roma dove ha incontrato papa Francesco, oggi parlerà al Senato e domani parteciperà allo sciopero contro i cambiamenti climatici

Con il viso pulito e le lunghe trecce bionde è sbarcata a Roma Greta Thunberg, la 15enne che ha fatto tremare i leader mondiali sul clima. La sua parole d’ordine è lotta ai cambiamenti climatici, tutela dell’ambiente e stop all’inquinamento. Accompagnata dalla madre Malena Ernman, è scesa alla Stazione Tiburtina con il suo cartellone “Skolstrejk for Klimatet”, zaino in spalla e le treccine legate. Subito si è recata in piazza San Pietro dove, al termine dell’Udienza generale, si è incontrata con papa Francesco.

L’INCONTRO CON IL PAPA

Tra Papa Francesco e Greta ci sono stati una calorosa stretta di mano e un breve scambio di battute. Greta ha mostrato al Papa, sorridente, un cartello bianco con la scritta “Join the climate strike” (Unitevi allo sciopero per il clima). “Oggi ho incontrato Papa Francesco. L’ho ringraziato per aver parlato così chiaramente della crisi climatica. Mi ha detto di andare avanti”. #fridaysforfuture # schoolstrike4climate #climatestrike, ha scritto su Fb Greta dopo avere incontrato il Pontefice.

COME “NASCE” IL FENOMENO GRETA

La sua prima apparizione è stata alla conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, a Katowice, in Polonia. Dal palco Greta ha puntato il dito contro l’indifferenza dei potenti riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo. “Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire. Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi”, il manifesto del suo discorso.

IL DECALOGO DI GRETA

Greta ha sempre parlato di “giustizia climatica e salvare il pianeta”: “La nostra biosfera viene sacrificata in modo che le persone ricche di paesi come il mio possano vivere nel lusso”. Per questo, ha sottolineato “dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel terreno e dobbiamo concentrarci sull’equità – ha spiegato -. E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso”. A marzo, in occasione del Global strike for the future, ha portato in piazza quasi 2 milioni di coetanei, da Sydney a San Francisco, rendendo concreta e visibile non soltanto la protesta dei giovani contro i cambiamenti climatici ma risvegliando anche la coscienza di molti adulti.

IL SUO MANIFESTO IN UN LIBRO

Greta Thunberg è anche un libro ‘Il mio nome è Greta. Il manifesto di una nuova nazione’ della giornalista Valentina Giannella, con le illustrazioni di Manuela Marazzi. Uscito per le edizioni Centauria il 18 aprile, il volume vuole “creare un ponte di lettura e consapevolezza tra giovani e adulti, tra figli e genitori”, soprattutto in vista della Giornata mondiale della Terra del 22 aprile. E racconta in modo dettagliato chi è Greta, quali sono i valori della nuova Green Nation e approfondisce le principali emergenze denunciate dall’attivista sedicenne svedese, candidata al Nobel per la Pace, con capitoli tematici sull’acqua potabile, i rifiuti, la plastica e la biodiversità, la pesca, l’allevamento e l’agricoltura sostenibili. Ci sono anche parti dedicate al ruolo delle donne, alle diete per curare il pianeta, un glossario di parole e siti chiave e schede su ‘Cosa deve fare un paese per costruire la sua resilienza?’ o su ‘Quali sono le classiche energie rinnovabili pulite? “Questo libro, con i concetti fondamentali per capire il cambiamento climatico spiegati in modo scientifico e immediato grazie alle fonti più autorevoli, è per loro. E per tutti noi, genitori e nonni, che ci troveremo ormai a rispondere alle domande dei più piccoli, dirette e urgenti, sulla salute della Terra” ha spiegato nella prefazione Giannella, 44 anni, giornalista milanese, che da sei anni vive a Hong Kong.

 

Articolo pubblicato su Startmag.it

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