L’Ue deve chiedersi quale posto nel mondo vuole occupare e solo dopo capire in che…
Chi è François Bayrou, il terzo premier francese del 2024
Centrista di lungo corso, Bayrou deve affrontare sfide importanti per superare i problemi sociali ed economici che attanagliano la Francia
IL NUOVO PREMIER, CENTRISTA DI LUNGO CORSO
Finalmente premier. François Bayrou, a 73 anni, è uno dei volti storici della politica centrista in Francia. Attivo senza interruzioni dal 1982, Bayrou è stato presidente del Movimento Democratico (MoDem) fin dalla sua fondazione nel 2007 e ha ricoperto ruoli di grande rilevanza, come ministro dell’Istruzione e presidente del Partito Democratico Europeo (EDP). Quest’ultimo, creato nel 2004 insieme a Francesco Rutelli, rappresenta un ponte politico tra Francia e Italia. Oggi, dopo decenni di battaglie politiche, è il nuovo premier della Francia, succedendo a Michel Barnier.
UNA CARRIERA ALTALENANTE, TRA NOMINE E FALLIMENTI
Nato il 25 maggio 1951 a Bordères, nei Pirenei-Atlantici, da una famiglia di agricoltori, Bayrou ha saputo costruirsi una carriera contro ogni pronostico, superando anche le difficoltà di balbuzie che gli furono diagnosticate da bambino. Dopo la laurea in Lettere classiche, diventa insegnante e autore, pubblicando una biografia di Enrico IV che venderà oltre 300.000 copie.
La sua carriera politica comincia nel 1983 come consigliere comunale a Pau, prima di entrare in Parlamento nel 1986. Nel 1993, a soli 41 anni, viene nominato ministro dell’Istruzione, il più giovane nella storia di Francia. Nonostante tre candidature all’Eliseo (2002, 2007 e 2012), non ha mai raggiunto la presidenza, ma è riuscito a consolidare la sua immagine di uomo del centro politico, capace di attrarre alleanze e mantenere un forte radicamento locale.
LA SFIDA ECONOMICA E L”HIMALAYA DEL DEFICIT”
La nomina a premier è arrivata in un contesto politico complesso. La Francia è oggi spaccata in tre blocchi senza una chiara maggioranza all’Assemblée Nationale. Nonostante iniziali reticenze di Emmanuel Macron, Bayrou ha ottenuto l’incarico dopo un confronto all’Eliseo, mostrando una determinazione che ha convinto il presidente.
Durante il passaggio di consegne con Barnier, Bayrou ha definito la situazione economica come un “Himalaya del deficit” da scalare. La sua sfida principale sarà gestire il delicato equilibrio politico e far approvare una manovra finanziaria senza ricorrere all’articolo 49.3, che consente di bypassare il voto parlamentare.
MEDIAZIONE E DIALOGO LA BUSSOLA DI BAYROU
Bayrou ha sempre puntato sulla mediazione e il dialogo. La sua capacità di creare ponti tra diverse fazioni politiche sarà essenziale per affrontare le divisioni interne e portare avanti il governo. Ha promesso di seguire l’esempio del suo “amico” storico Enrico IV, con l’obiettivo di “riconciliare i francesi”.
Marine Le Pen e la sinistra radicale, pur prudenti, hanno dichiarato di non voler ostacolare subito il nuovo governo. Anche i Républicains hanno scelto una posizione di non sfiducia, lasciando a Bayrou lo spazio necessario per costruire una strategia di governo.
GLI INTOPPI, LA FAMIGLIA E LA POLITICA
La carriera di Bayrou non è stata priva di ombre. Nel 2017, appena nominato ministro della Giustizia nel governo di Édouard Philippe, fu costretto a dimettersi dopo solo 34 giorni per uno scandalo legato ai presunti impieghi fittizi del MoDem all’Europarlamento. Tuttavia, Bayrou ha mantenuto il sostegno di Macron, che lo considera una figura cruciale per l’equilibrio della sua coalizione.
Padre di sei figli e nonno di 21 nipotini, François Bayrou ha saputo coniugare vita privata e impegno pubblico. Con quasi mezzo secolo di politica alle spalle, affronta ora la sfida più grande della sua carriera, quella di governare una Francia investita da rilevanti problemi economici e sociali. Riuscirà a mantenere la sua promessa di unità e stabilità? I prossimi mesi saranno decisivi.