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Chi è Morawiecki, il nuovo leader in pectore dei conservatori europei Ecr
Giorgia Meloni lascia la guida di Ecr e lancia l’ex primo ministro polacco Morawiecki
Il passo indietro è arrivato: Giorgia Meloni ha ufficializzato che lascerà la presidenza del partito europeo dei Conservatori e Riformisti, aprendo di fatto la strada come suo successore a Mateusz Morawiecki, ex primo ministro polacco. L’annuncio è arrivato durante la kermesse di Atreju, sancendo un passaggio di consegne che era già nell’aria. La transizione dovrebbe completarsi a metà gennaio 2025, in coincidenza con la cerimonia di insediamento di Donald Trump alla presidenza Usa.
Meloni, che guida Ecr dal 2020, ha motivato la sua scelta affermando che il partito “merita di avere un presidente che possa occuparsene a tempo pieno”. Il sostegno a Morawiecki è stato confermato dall’applauso del pubblico di Atreju e dal supporto delle delegazioni nazionali, con Fratelli d’Italia e il partito polacco Diritto e Giustizia (PiS) a rappresentare i blocchi più numerosi e influenti.
CHI E’ MATEUSZ MORAWIECKI
Economista e uomo politico, Mateusz Morawiecki è nato a Breslavia nel 1968 ed è figlio di Kornel Morawiecki, figura di spicco di Solidarnosc. Dopo essersi laureato in storia, ha studiato economia e diritto tra Stati Uniti, Svizzera e Germania. La sua carriera professionale lo ha portato ai vertici bancari, prima di entrare in politica con il partito conservatore polacco Diritto e Giustizia (PiS).
Dal 2015 ha ricoperto il ruolo di ministro dello Sviluppo e delle Finanze, diventando primo ministro nel 2017. La sua leadership, inizialmente apprezzata, è stata però criticata per le limitazioni ai diritti civili e alla libertà di espressione. Dopo le elezioni del 2023, che hanno visto una netta flessione del PiS, Morawiecki ha lasciato la guida del governo, ma è rimasto un attore centrale sulla scena politica polacca ed europea.
L’INTERVENTO AD ATREJU TRA DANTE, TRUMP E VALORI EUROPEI
Dal palco di Atreju, Morawiecki ha iniziato il suo intervento citando in italiano il primo verso della Divina Commedia di Dante Alighieri: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita”. Paragonando la crisi attuale dell’Europa a un percorso smarrito, ha affermato che, nonostante il cammino duro, sarà possibile raggiungere una nuova rinascita, una sorta di “paradiso europeo”.
Il discorso, proseguito in inglese, ha sottolineato il desiderio di una leadership coraggiosa e un ritorno ai valori fondanti dell’Europa, che secondo Morawiecki è stata il cuore delle più grandi idee dell’umanità.
Durante l’intervento, Morawiecki ha citato Donald Trump e il suo famoso slogan “Make America Great Again”, adattandolo al contesto europeo. “Let’s make Europe great again”, ha dichiarato, ricordando l’immensa eredità culturale e scientifica del continente, da Aristotele a Leonardo da Vinci. Ha poi lodato Giorgia Meloni come esempio di leadership forte e visionaria, indispensabile per un’Europa che deve riscoprire il suo ruolo centrale nel mondo.
IL PARAGONE COL CALCIATORE ANDREA PIRLO
Tra i vari riferimenti e citazioni, non è mancata una citazione calcistica: Morawiecki ha ricordato Andrea Pirlo, simbolo di classe e strategia, elogiandolo per la sua celebre frase: “L’unico momento in cui ho perso la palla è stato quando l’ho passata”. Per Morawiecki, questa è la mentalità che i conservatori europei dell’Ecr devono adottare: mantenere il controllo e guidare l’Europa verso un futuro basato su valori cristiani, la famiglia e la normalità. “Solo un’Europa con un’industria resiliente, un’economia vibrante e una forte identità culturale può aspirare a essere leader del mondo libero”, ha concluso, sottolineando l’importanza di una visione conservatrice che salvaguardi il patrimonio e i principi tradizionali.