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Atreju, il buon Natale della premier a Schlein, Landini e Prodi
La premier e leader di Fratelli d’Italia dal palco di Atreju ha rivendicato i risultati ottenuti dal governo e attaccato gli avversari politici
Ha chiuso la kermesse di Atreju con un lungo intervento, alternando toni difensivi. punte di orgoglio, frecciate pungenti contro i suoi avversari politici. Dal palco del Circo Massimo, la premier Giorgia Meloni ha rivendicato i risultati ottenuti dal governo, ribadendo le sue priorità su riforme, economia e migranti, e non ha risparmiato critiche a Elly Schlein, Maurizio Landini e Romano Prodi.
SCHLEIN NEL MIRINO: “LA CALCOLATRICE SERVE A VOI”
Una delle principali frecciate è stata diretta Elly Schlein, accusata di incoerenza sul tema della sanità. Meloni ha difeso l’operato del governo, sottolineando che “con questo governo c’è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre”. Ha criticato la segretaria del Pd per le sue dichiarazioni sui fondi insufficienti, sostenendo che il governo ha aumentato il fondo sanitario di 12 miliardi in due anni, più di quanto fatto dalle amministrazioni precedenti. Meloni ha inoltre ironizzato: “A Schlein si inceppa la lingua quando deve dire Stellantis”, accusando il Partito democratico di non difendere adeguatamente i lavoratori e di non essere all’altezza nel confronto con le imprese.
LE ACCUSE DI MELONI A LANDINI E ALLA CGIL
Ancora più duro è stato l’attacco al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. La premier ha accusato il sindacalista di “incitamento alla rivolta sociale”, definendo i suoi toni come senza precedenti nella storia sindacale italiana. “Se li avessimo utilizzati noi, sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu”, ha dichiarato, insinuando che gli scioperi promossi da Landini non servano a tutelare i lavoratori, ma piuttosto a sostenere la sinistra. La premier ha poi rivendicato che il suo governo è stato in prima linea per la difesa dell’occupazione, mentre “Landini aiuta una sinistra che non aiuta più i lavoratori”.
PRODI E L’EUROPA: “GLI IMPROPERI ISTERICI SONO UN ORGOGLIO”
Quanto a Romano Prodi, è stato definito un simbolo delle scelte sbagliate del passato, soprattutto in campo economico. Meloni ha risposto con sarcasmo alle critiche dell’ex premier, che l’ha accusata di essere obbediente agli interessi dell’establishment internazionale. “Ogni patriota deve essere fiero di ricevere gli improperi isterici di Romano Prodi. Siamo dalla parte giusta della storia”, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia, che ha poi attaccato ancora Prodi sulla “svendita dell’IRI”, sull’ingresso nell’euro e sull’adesione della Cina al Wto, rivendicando che il suo governo sta seguendo una linea diametralmente opposta, basata sulla difesa dell’interesse nazionale.
LE RIFORME DEL 2025 E IL CAPITOLO MIGRANTI
Meloni ha poi ribadito l’intenzione di portare avanti nel 2025 un piano ambizioso di riforme, tra cui il premierato, l’autonomia differenziata e la riforma della giustizia. “L’anno che verrà sarà quello delle riforme che spaventano molti”, definendo i suoi oppositori “campioni olimpici dei giochi di palazzo”. Sul fronte migranti, ha difeso il protocollo con l’Albania per la gestione dei centri di accoglienza, nonostante le critiche ricevute. Ha assicurato che “i centri funzioneranno” e che il governo continuerà a combattere senza sosta il traffico di esseri umani.
Concludendo il suo discorso, Giorgia Meloni ha sottolineato i risultati raggiunti dal governo, tra cui il calo dello spread e la creazione di quasi un milione di posti di lavoro in due anni. Ha ricordato che il suo obiettivo non è “prendere il potere per festeggiare”, ma lavorare per il bene dell’Italia, e ha promesso di continuare a impegnarsi per portare avanti il programma della maggioranza.