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Chi è Petar Rajič, il nuovo nunzio apostolico in Italia nominato da Bergoglio

Nunzio Apostolico

Il gradimento di Mattarella e i ringraziamenti della Cei per la nomina del nuovo nunzio apostolico di Italia e San Marino

Papa Francesco ha nominato nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino monsignor Petar Rajič, arcivescovo titolare di Sarsenterum e finora nunzio apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia. Mons, Rajič prende il posto di Emil Paul Tscherri, che Bergoglio ha fatto cardinale nel concistoro dello scorso 30 settembre e che ha lasciato l’incarico per sopraggiunti limiti di età.

IL GRADIMENTO DI MATTARELLA E’ I RINGRAZIAMENTI DELLA CEI

La nomina di Rajič ha ricevuto il gradimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre la Cei ha ringraziato Papa Francesco per “l’attenzione continua e costante verso le Chiese in Italia. La nomina del nunzio apostolico – ha sottolineato la presidenza dei vescovi Italiani – è espressione del particolare vincolo di comunione che si rinnova tra la Sede Apostolica e le comunità ecclesiali. In questo momento desideriamo esprimere la nostra gratitudine al cardinale Tscherrig per il servizio svolto, in questi sette anni, a favore delle nostre Chiese.

È stato un tempo intenso –ha aggiunto la Cei -, contraddistinto da profondi cambiamenti che stanno interessando i territori e condizionato anche dalla pandemia. Abbiamo davvero avuto modo di sperimentare la sua preziosa azione e il suo consiglio nel rendere sempre più saldi ed efficaci i vincoli di unità con la Sede Apostolica e nel tessere le relazioni con le Autorità dello Stato”. “Con gli stessi sentimenti – ha concluso la Presidenza -, accogliamo oggi monsignor Petar Rajič ringraziandolo sin d’ora per il ministero che svolgerà tra di noi”.

CHI È PETER RAJIC, IL NUOVO NUNZIO APOSTOLICO IN ITALIA

Monsignor Rajič è nato a Toronto il 12 giugno 1959 da genitori bosniaco croati. “Il 29 giugno 1987 è ordinato presbitero, incardinandosi a Trebinje, la diocesi di origine dei suoi genitori, dopo aver frequentato il seminario a Sarajevo. Dopo essere entrato nel servizio diplomatico della Santa sede – come ricorda Avvenire – dal 1993 ha prestato la propria opera in varie rappresentanze pontificie (Iran e Lituania, ad esempio) e infine per la sezione degli affari generali della segreteria di stato.

Il 2 dicembre 2009 Benedetto lo nomina nunzio in Kuwait, Bahrein e Qatar e delegato apostolico nella penisola arabica. Altamente simbolica è la sua scelta di ricevere la consacrazione episcopale il 23 gennaio 2010 a Mostar (consacrante il cardinale, allora segretario di Stato Tarcisio Bertone). In quel momento infatti la città era ancora divisa tra musulmani e cristiani e Peter arajic era stato nominato nunzio in paesi musulmani.

Il 27 marzo 2010 è destinato anche alle nunziature di Yemen e negli Emirati Arabi Uniti. Il 15 giugno 2015 – annota il quotidiano dei vescovi – Francesco lo nomina Nunzio in Angola dove si adopera per l’accordo quadro tra Santa sede e il paese africano vertente soprattutto sulle trasmissioni dell’emittente radiofonica Radio Ecclesia (sgradita al governo) che viene raggiunto nel 2019. Il 15 giugno dello stesso anno è trasferito alla nunziatura apostolica in Lituania e il 6 agosto successivo viene nominato anche nunzio apostolico in Estonia e Lettonia”.

QUALI SONO LE FUNZIONI DEL NUNZIO APOSTOLICO

Il nunzio apostolico ha due funzioni principali. È da un lato l’ambasciatore del Papa presso lo Stato in cui viene inviato, mentre dall’altro è il rappresentante del Pontefice presso la Chiesa locale. E dunque in questa veste tiene i rapporti sia con i singoli vescovi, sia con la Conferenza episcopale. Sul suo tavolo di lavoro transitano anche le consultazioni per la nomina dei nuovi vescovi in quella determinata nazione. Il nunzio- spiega Avvenire –  è sempre un arcivescovo titolare (collegato cioè al titolo di antiche diocesi che oggi non esistono più). Nei Paesi in cui la Santa Sede non ha una rappresentanza diplomatica ufficiale, il legato pontificio con funzioni di collegamento con la Chiesa locale è chiamato Delegato apostolico.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

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