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Chi è Robert Kennedy Jr., il no vax dem che sfiderà Biden alle elezioni 2024

Dem Kennedy Jr

Mentre i Repubblicani sono scossi dalla vicenda Trump, con l’ombra di Ron De Santis dietro al Tycoon, i dem hanno lo sfidante del Potus

Il 2024 è già qui? Quasi. Di sicuro ci stiamo avvicinando molto, più che nel calendario come movimento e mole di fatti politici che si susseguono. La guerra russo-ucraina a superato il primo anno dopo la nuova invasione del 24 febbraio 2022 (riaccendendo un conflitto scoppiato con l’annessione del Donbas nel 2014) e questo ha – tra l’altro – stravolto le agende di tanti governi, soprattutto in Occidente.

Nel caso degli Stati Uniti, se la vera rivale strategica del XXI° secolo è la Cina, Mosca è comunque tornata in primo piano alla ricerca di nuova visibilità, impegnando Washington nella strenua difesa diplomatica e militare di Kyiv. Internamente, di solito, la politica estera non conta molto. Si ricorderà il caso della fine della presenza a stelle e strisce in Afghanistan, nell’agosto 2021. Da più parti si ipotizzava allora che gli effetti sul mandato di Biden, specie verso le elezioni di midterm, sarebbero stati pesanti. E invece i risultati di quella tornata, nonché dell’esecutivo (tra quasi piena occupazione, programma industriale per le infrastrutture, piano climatico, ecc.) dem hanno detto cose diverse.

VERSO IL 2024: IL PUNTO IN CASA GOP

Ma, forse, la guerra ucraina può essere un caso diverso. Sta di fatto che le ripercussioni domestiche si stanno intrecciando con altri fatti, come la diversa visione sull’invio di armi a Kyiv tra Repubblicani e Democratici. E allora lo sguardo vola già al 2024. Per il New York Times, “ci si aspetta che un certo numero di repubblicani entri in gara, ma la maggior parte si sta prendendo il tempo per affrontare direttamente il signor Trump, che ha ancora una straordinaria influenza con la base del loro partito. E i democratici non sono quasi universalmente disposti a sfidare il proprio incumbent finché sembra probabile che si candidi, indipendentemente dai loro dubbi”.

Le voci sui protagonisti della partita elettorale si rincorrono da tempo. In casa GOP, Donald Trump ha ufficializzato la sua ricandidatura dopo la sconfitta nel 2020 a novembre scorso. Ma le lotte intestine al partito conservatore sono vive già dai tempi del Tycoon presidente. E Ron De Santis, governatore della Florida e sfidante di The Donald, è sempre più vicino a ufficializzare la sua partecipazione alla sfida. La sua strategia, scrive Nbc, è pronta. Adesso il conto alla rovescia è solo per l’annuncio.

Ancor prima di Trump e De Santis, a metà febbraio anche su Policy Maker abbiamo raccontato la prima candidata ufficiale. E’ Nikki Haley, di cui l’Economista scriveva che “nel suo libro, pubblicato a ottobre, la signora Haley si paragona a Margaret Thatcher, primo ministro britannico della guerra fredda. Entrambe le donne non avevano paura di farsi dei nemici per fare carriera”.

VERSO IL 2024: NEI DEM SFIDA BIDEN-KENNEDY

Guardando in casa dem, invece, Joe Biden deve ancora dare il suo sì definitivo alla nuova maratona elettorale verso il 2024. I dubbi riguardano principalmente la sua tenuta mentale e anagrafica, visto che si presenterebbe alle urne a 82 anni per finire un eventuale secondo mandato a 86.

C’è uno sfidante, però, per il Potus. E’ Robert Kennedy Junior. 69 anni, figlio di Bob Kennedy – fratello del presidente John Fitzgerald – era un ambientalista affermato, oggi è un convinto oppositore dei vaccini e ha depositato i documenti per correre ufficialmente. Dovrebbe annunciare il tutto entro l’inizio dell’estate. “Ho superato l’ostacolo più grande: mia moglie ha dato il via libera”, ha detto ai suoi sostenitori il mese scorso, racconta il Nyt. “Ha creato un sito web per sollecitare donazioni e volontari per una potenziale candidatura, e un tweet appuntato sul suo account Twitter dice che si candiderà se “riuscirò a raccogliere i fondi e a mobilitare abbastanza persone per vincere”.

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