Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeo ha spiazzato il mondo con la decisione, poi ritrattata, di…
Chi è Sanna Marin, la giovane premier finlandese che sfida Putin sulla Nato
Sanna Marin, socialdemocratica, in carica dal dicembre 2019, dovrà decidere se la Finlandia entrerà nell’Alleanza atlantica. Intanto Putin ammassa truppe proprio lungo quei confini
In un mondo in cui occorre sempre riequilibrare, talvolta anche in modo stucchevole, la narrazione politica perché si ricomprendano anche le donne, Sanna Marin offre la dovuta interpretazione, tutta al femminile, della battaglia di Davide contro Golia. È infatti lei, giovane (36 anni) premier finlandese, a sfidare il presidente sessantanovenne della Federazione russa Vladimir Putin, aprendo alla possibilità che il suo Paese aderisca alla NATO.
#Hallitusneuvottelut jatkuvat Säätytalolla. Tänään ilmestyneessä Annassa haastatteluni, jossa viesti myös neuvotteluihin. Tasa-arvo ei toteudu itsestään vaan sen eteen on tehtävä töitä joka päivä. Nyt naiset eturiviin miesten rinnalle yhdessä rakentamaan tasa-arvoisempaa Suomea! pic.twitter.com/LtJXkGyhD2
— Sanna Marin (@MarinSanna) May 9, 2019
La Finlandia entrerà nella NATO?
“La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo”. Non ha usato certo paludati giri di parole il primo ministro finlandese in una conferenza stampa a Stoccolma. “Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione”, ha aggiunto Sanna Marin.
Lämmin kiitos onnitteluista ❤️ Kiitos myös upeille naisille, jotka teitte päivästämme unohtumattoman. Kiitos hääpäivän ikuistamisesta Amanda Lehtolalle, hääpotretista Minttu Saarnille, puvusta Anni Ruuthille ja Pinja Heikkiselle, kukista Tanja Lähdeaholle ja vihkimisestä Eiralle. pic.twitter.com/JrSGvttqOP
— Sanna Marin (@MarinSanna) August 2, 2020
Sanna Marin non sbaglia a essere allarmata: in settimana un filmato, verificato da Sky News e pubblicato dai media internazionali, mostra lo spostamento di attrezzature militari, compresi i sistemi di difesa costiera, al confine tra Russia e Finlandia. Mosca non è certo nuova a questo genere di mosse, che potrebbero configurare un avvertimento indirizzato proprio al primo ministro, che dovrà decidere se la Finlandia entrerà o meno nella Alleanza atlantica. Nelle passate settimane il capo di Stato finlandese aveva detto che una possibile adesione sarebbe stata discussa terminata l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
Marin Nato-päätöksestä: ”Puhuisin viikoista – Nato-jäsenyys toisi turvaa ja näen, että sillä on ennaltaehkäisevä vaikutus” https://t.co/V6uqEVBVP0
— Iltalehti (@iltalehti_fi) April 12, 2022
La Russia dovrà rafforzare seriamente le forze di terra e della difesa aerea, schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia quando Finlandia e Svezia si uniranno alla Nato, ha scritto nel suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, se Svezia e Finlandia aderiranno alla NATO. “La lunghezza dei confini terrestri dell’alleanza con la Federazione Russa sarà più che raddoppiata”. Medvedev ha avvertito che in caso di adesione la risposta della Russia sarà nel Baltico.
CHI È SANNA MARIN
Sanna Marin, socialdemocratica, in carica dal dicembre 2019 (quando è stata eletta si è anche intestata il record per la la più giovane primo ministro del mondo), ha davanti a sé una sfida che richiede nervi ben saldi, esperienza e parecchio coraggio. Qualità che non sembrano mancare al popolo nordico e, in particolare, a lei, che vanta già un cursus honorum di tutto rispetto.
Ha guidato la giunta comunale di Tampere, a soli 25 anni è diventata vicepresidente del partito socialdemocratico mentre a 30 entrava in Parlamento in qualità di deputato e nel 2019 ha ricoperto la carica di ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni, quindi, nello stesso anno, la nomina a Primo ministro del Paese più felice al mondo, secondo il World Happiness Report 2022 delle Nazioni Unite, basato su Pil, libertà individuali, diritti, istruzione, infrastrutture, la salute e il livello di corruzione. Una felicità che potrebbe essere messa in pericolo proprio da Mosca.