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Papa Leone

Chi era Leone XIII, il Papa al quale si è ispirato il cardinale Prevost

 Viene ricordato come il “Papa dei lavoratori” per la promulgazione dell’enciclica Rerum Novarum nel 1891

L’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, rappresenta un momento storico per la Chiesa cattolica. Non solo per essere il primo pontefice nordamericano ma anche per la scelta del nome “Leone”, che richiama direttamente la figura di Papa Leone XIII.

Vincenzo Gioacchino Pecci fu pontefice a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo e viene ricordato come il “Papa dei lavoratori” per la promulgazione dell’enciclica Rerum Novarum nel 1891. Questo documento segnò una svolta epocale, dando vita alla dottrina sociale della Chiesa e affrontando temi cruciali come i diritti dei lavoratori, la giustizia sociale e le ingiustizie del capitalismo.

PERCHE’ PREVOST HA SCELTO IL NOME DI LEONE XIV

La scelta di Papa Prevost di assumere il nome Leone XIV indica un’intenzione di proseguire su questa linea, sottolineando l’importanza della giustizia sociale e dell’impegno verso i più deboli. Come emerge, del resto, già dalla sua esperienza missionaria in Perù e dal suo ruolo come prefetto del dicastero per i Vescovi, che evidenziano una sensibilità particolare verso le sfide sociali e pastorali del nostro tempo.

“Io ho avuto l’onore di stare a tavola con lui, con altri cinque cardinali – racconta a Hrt, la Radio Televisione Croata, il cardinale Ladislav Nemet, arcivescovo di Belgrado. – Abbiamo parlato, e gli abbiamo chiesto come ha scelto il nome. Ed è molto interessante, ha detto che vuole dare più attenzione alle questioni di ordine sociale nel mondo, come alle questioni di giustizia. Ha detto anche che siamo dentro una nuova rivoluzione: ai tempi di Leone XIII era in corso una rivoluzione industriale, adesso è in corso la rivoluzione digitale. Oggi come ai tempi di Leone XIII c’è il problema dei posti di lavoro – riporta Repubblica – perché la digitalizzazione porta ad una diminuzione di mano d’opera necessarie per il lavoro”.

Inoltre, Leone XIII fu il primo Papa eletto dopo la breccia di Porta Pia, in un periodo in cui la Chiesa doveva ridefinire il proprio ruolo nel mondo moderno. Allo stesso modo quest’ultima elezione avviene in un’epoca di grandi cambiamenti e sfide globali, condizionati anche dalla postura geopolitica del connazionale di Prevost, ovvero il presidente Trump.

CHI ERA PAPA LEONE XIII

Pecci è stato il 256° Papa, creato cardinale da Pio IX nel concistoro del 19 dicembre 1853. Salito al soglio pontificio il 20 febbraio 1878, rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta il 20 luglio 1903 a 93 anni. E’ sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Nei 25 anni di pontificato si è distinto per la sua apertura verso il mondo contemporaneo. E’ soprattutto ricordato per la sua Rerum Novarum. Firmò ben 86 encicliche durante il suo lungo pontificato, affrontando temi politici e sociali. Tra le più importanti ricordiamo tra l’altro Aeterni Patris, pubblicata nel 1879, con cui rilanciò il tomismo di San Tommaso D’Aquino. Cercò di conciliare la fede con la scienza e di aprire un dialogo tra Chiesa cattolica e pensiero moderno. Fu anche un grande promotore del Rosario, tanto da essere soprannominato il “Papa del Rosario”

IL PAPA E LA GAZZELLA DEI GIARDINI VATICANI

Papa Pecci era noto per il suo spirito arguto e ironico. Spesso riceveva doni esotici da tutte le parti del mondo e i Giardini Vaticani si animarono di creature insolite. Una gazzella un giorno gli corse incontro all’improvviso, rischiando di farlo cadere per terra. Il pontefice con grande serenità e prontezza provò a sdrammatizzare l’accaduto: “Dove si è mai visto che un Leone abbia paura di una gazzella?”

IL MISTERO DEL PRIMO FILMATO PAPALE

Leone XIII fu protagonista del primo video papale. La cinepresa era manovrata dall’americano William Kennedy Laurie Dickson che nel 1898 immortalò il pontefice nei giardini del Vaticano. Il filmato venne poi censurato perché considerato irrispettoso verso il Papa in quanto inserito tra spettacoli circensi e varietà.

Così il Vaticano revocò i diritti alla Biograph e firmò un accordo con i Lumière garantendo un uso più consono all’immagine del pontefice. Secondo quanto ricostruito, Dickson avvisò il Papa che la cinepresa avrebbe prodotto un rumore simile ad un ruggito. Ironicamente rispose “Non si preoccupi, l’importante che non mi spari una cannonata”. Parole che rievocano il vissuto personale e politico: la Breccia di Porta Pia e la fine dei poteri temporali dei Papi erano avvenuti vent’anni prima

LA PREGHIERA A SAN MICHELE ARCANGELO

Una sua grande intuizione spirituale fu quella della composizione della celebre preghiera a San Michele Arcangelo. Dichiarò di averla scritta dopo una visione angosciante in cui il demonio minacciava la Chiesa. Ordinò che venisse recitata al termine di ogni Messa. Questa tradizione continuò fino al Concilio Vaticano II. Anche oggi però molti fedeli continuano a recitarla come invocazione alla protezione

Papa Leone XIII fu un ponte tra la Chiesa tradizionale e quella che si stava aprendo al novecento. Uomo colto e visionario, ha saputo dare un impulso verso le sfide del mondo moderno. Fu il primo Papa dopo secoli a non esercitare il potere temporale dato che il Regno d’Italia aveva annesso lo Stato Pontificio. Così rafforzò il suo ruolo spirituale cercando anche nuove strategie per mantenere la sua influenza. E’ stato uno dei Papi più longevi della storia e sicuramente il suo pensiero ha influenzato la Chiesa Cattolica ed i suoi successori

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