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Chi spinge i migranti in Europa? Il meteo, l’instabilità del nord Africa e la Wagner

Migranti

Perché sono aumentati gli arrivi di migranti? A confronto i dati del Viminale e quelli di Frontex. Tra le ragioni l’instabilità politica del nord Africa, il meteo e il “terrorismo” della Wagner 

La linea dura promessa dal governo di centro destra contro l’arrivo di migranti irregolari non sembra stia avendo effetti. Complice il venir meno delle restrizioni imposte dalla pandemia nei primi due mesi del 2023 il numero dei migranti giunti sulle nostre coste, e smistati nei centri di prima accoglienza, è più che raddoppiato. Ed è aumentato, di conseguenza, anche il numero dei morti in tragedie del mare. L’ultima è avvenuta il 12 marzo nelle acque SAR libiche: un barcone è rovesciando portando a fondo 30 persone, mentre in 17 sono riusciti a salvarsi.

I NUMERI DEL VIMINALE SUGLI ARRIVI DI MIGRANTI

Stando ai dati riportati dal Viminale dal 1° gennaio 2023 al 13 marzo sono sbarcate illegalmente in Italia 20.017 persone. Nello stesso periodo del 2022 erano 6.152, numero analogo nel 2021 quando si arrivò a 6.041 migranti irregolari. La curva degli sbarchi ha incominciato a salire vertiginosamente nel mese di marzo. Se fino al 28 febbraio i migranti giunti in Italia erano 14.433 (a gennaio 4.963 e a febbraio 9.470), 5.590 sono quelli arrivati nelle sole prime due settimane di marzo. Una tendenza destinata a incrementare con l’innalzarsi delle temperature e il miglioramento del clima. La maggior parte dei migranti che arrivano sulle nostre coste dichiara di essere di nazionalità ivoriana (2.410), guineana (2.380) e bangladese (1.506), a seguire ci sono i migranti che arrivano dalla Tunisia, dal Pakistan, dall’Egitto, dal Camerun, dal Mali, dalla Burkina Faso e dall’Eritrea.

Migranti ministero interni

I DATI DI FRONTEX: NEL 2022 +64% DI ARRIVI

I dati del Ministero degli Interni rispecchiano i dati già rilasciati da Frontex per il 2022. Lo scorso anno circa trecentotrenta mila persone hanno attraversato irregolarmente i confini europei, il massimo dal 2016. Nel 2022 si è registrato un aumento del 64% degli irregolari arrivati in Ue rispetto al 2021 e la rotta più battuta è stata quella balcanica con il 45% del totale (circa 145.600 attraversamenti illegali, +136%) seguita da quella del Mediterraneo Centrale (102.529 attraversamenti, +51%) verso le coste italiane. Frontex ha segnalato un incremento degli arrivi lungo la rotta del Mediterraneo centrale, quella che porta dalle coste libiche e tunisine a quelle italiane. Nel solo mese di gennaio sono stati 4.526 quelli che hanno percorso questa rotta, in aumento del 49% rispetto allo stesso mese del 2022. Solo la rotta che passa lungo il confine orientale dell’Europa ha visto una crescita percentuale maggiore di quella relativa al Mediterraneo centrale ma nel gennaio 2022 la guerra in Ucraina non era ancora iniziata.

Migranti Frontex

IL METEO FAVORISCE I MIGRANTI CHE VOGLIONO PARTIRE

Ma perché sono aumentati gli sbarchi? Il primo fattore, quello che condiziona maggiormente le partenze dal Nord Africa, è il meteo. In Europa i primi due mesi del 2023 sono stati eccezionalmente miti e si sono create le condizioni ideali per le partenze di imbarcazioni di migranti. All’inizio di febbraio Frontex aveva notato un aumento del 49 per cento delle partenze osservato a gennaio del 2023 rispetto al gennaio del 2022. “Le condizioni meteo hanno condizionato significativamente gli sbarchi registrati nel Mediterraneo centrale – aveva scritto Frontex -, dato che i trafficanti hanno sfruttato il bel tempo per organizzare le partenze”. Secondo i dati di Frontex fra gennaio e febbraio del 2023 le partenze dal Nord Africa verso l’Italia sono aumentate del 118 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’INSTABILITÀ POLITICA DEL NORD AFRICA

Un secondo aspetto risiede nell’aumento della instabilità politica e sociale dei paesi del Nord Africa, a iniziare dalla Tunisia governata in maniera sempre più autoritaria da Kais Saied. I migranti di nazionalità tunisina sono i quarti più numerosi tra quelli che giungono sulle coste italiane. Il presidente della Tunisia, dal canto suo, sta attuando una stretta sull’immigrazione dal Subsahara, in particolare nei confronti delle persone provenienti dalla Guinea e dalla Costa d’Avorio, che rappresentano proprio i due gruppi più popolosi tra i migranti che giungono in Italia. “Da quando la Tunisia nega ai sub-sahariani la possibilità di affittare una casa o prendere i soldi in banca – ha spiegato al Manifesto Britta Rabe, attivista di Alarm Phone, la ong che gestisce un centralino telefonico di assistenza ai migranti nel Mediterraneo., loro possono solo lasciare il paese. Alcuni con i cosiddetti “rimpatri volontari”, altri via mare”.

DIETRO IL TRAFFICO DI MIGRANTI C’È LA WAGNER?

Infine, c’è una terza motivazione: i migranti sarebbero usati come arma di destabilizzazione politica da parte della Russia ai danni dell’Europa. Il ministro degli esteri Antonio Tajani e il ministro della difesa Guido Crosetto hanno sostenuto che dietro la recrudescenza degli sbarchi ci sia la brigata Wagner, il gruppo di mercenari di origine russa localizzato in Libia e in diverse zone dell’Africa. “In un Paese senza il controllo di una autorità centrale come la Libia, i mercenari della Wagner dopo aver sostenuto una delle parti nella guerra civile del 2019 sono rimasti in molte zone – ha detto il ministro Tajani in un’intervista a Il Giornale -. Noi abbiamo indicazioni che li dicono molto attivi e in contatto con bande di trafficanti e di miliziani interessati al traffico di migranti”. Ancora più diretto il ministro della difesa Guido Crosetto. “Mi sembra che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche – ha detto Crosetto -, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la Wagner sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi africani”.

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