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Il Consiglio Ue interviene sul settore marittimo

Porto

Ecco alcune delle conclusioni adottate dal Consiglio europeo che varranno come proposta da tramutare in successive normative applicabili a tutti i paesi europei.

Modernizzare i sistemi di segnalazione delle navi, semplificare l’attuale quadro normativo per quanto riguarda la formazione dei marittimi e sfruttare il potenziale delle vie di navigazione interne dell’Ue. Sono alcune delle conclusioni adottate dal Consiglio europeo che varranno come proposta da tramutare in successive normative applicabili a tutti i paesi europei.

MODERNIZZARE I SISTEMI DI SEGNALAZIONE DELLE NAVI

Porto di RavennaIl punto di partenza è semplice: ogni volta che una nave si ferma in un porto, deve soddisfare una serie di obblighi di segnalazione. Il Consiglio ha invece raggiunto un approccio generale su una proposta per riunire tutte le formalità di segnalazione associate a una chiamata in porto, nell’ambito di un sistema denominato “finestra unica marittima europea”. Come ha spiegato Norbert Hofer, ministro dei trasporti, innovazione e tecnologia dell’Austria, attualmente alla presidenza del Consiglio,“un’unica finestra di segnalazione per le navi ridurrà in modo significativo l’onere amministrativo sul trasporto marittimo. Stiamo creando le condizioni per una maggiore applicazione del principio di ‘una sola volta’, in modo che le navi debbano effettuare segnalazioni in un solo scalo portuale e le stesse informazioni possano essere riutilizzate per le successive chiamate in altri porti all’interno dell’Ue”. L’ambiente marittimo europeo a finestra unica di fatto affronterà dunque la questione dei numerosi obblighi di segnalazione non armonizzati collegando le singole finestre marittime nazionali esistenti in un modo coordinato e armonizzato. La riforma migliorerà l’interoperabilità tra i vari sistemi, rendendo molto più facile la condivisione e il riutilizzo dei dati. Un sistema di reporting più snello e digitalizzato migliorerà la competitività del settore marittimo rispetto ad altri mezzi di trasporto. L’approccio generale approvato oggi costituisce la posizione del Consiglio per i negoziati con il Parlamento europeo. Naturalmente entrambe le istituzioni dovranno concordare il testo finale. (qui il testo approvato dal Consiglio)

FORMAZIONE DEI MARITTIMI, ARRIVA UN QUADRO SEMPLIFICATO

Anche qui il Consiglio ha adottato il suo orientamento generale per semplificare l’attuale quadro normativo dell’Ue in materia di formazione e certificazione dei marittimi. L’obiettivo della riforma è di mantenere le norme dell’Ue allineate alle norme internazionali e di modificare il meccanismo centralizzato per il riconoscimento dei marittimi da paesi terzi al fine di aumentarne l’efficienza e l’efficacia. Aumenterà inoltre la chiarezza giuridica in merito al riconoscimento reciproco dei certificati rilasciati dagli Stati membri ai marittimi. Il quadro internazionale in questo settore è la convenzione internazionale dell’Organizzazione marittima internazionale sugli standard di formazione, certificazione e guardia dei marittimi (“Convenzione STCW”). Nell’ambito del meccanismo comune dell’Ue per il riconoscimento dei certificati dei marittimi da paesi terzi, la Commissione deve controllare regolarmente che gli Stati europei e i paesi terzi siano conformi ai requisiti della direttiva Ue e della Convenzione STCW. La direttiva modificata razionalizzerebbe la procedura per riconoscere i nuovi paesi terzi e rivedere le scadenze. Per quanto riguarda il riconoscimento dei marittimi di altri Stati membri, le nuove norme chiarirebbero quali certificati debbano essere reciprocamente riconosciuti in modo da consentire ai marittimi certificati da un paese Ue di lavorare a bordo di navi battenti bandiera di un altro paese Ue. Secondo il testo del Consiglio, gli Stati membri avrebbero tre anni per adottare disposizioni nazionali per mettere in pratica le nuove norme. (qui il testo approvato dal Consiglio)

TRASPORTO SULLE VIE NAVIGABILI INTERNE, SFRUTTARE TUTTO IL POTENZIALE

Il Consiglio ha adottato delle conclusioni sul trasporto per le vie navigabili interne. Le conclusioni riconoscono il contributo significativo che questo modo di trasporto efficiente, sicuro e sostenibile può offrire per mitigare gli effetti negativi del settore dei trasporti nel suo complesso. Le conclusioni sottolineano la necessità di ulteriori sforzi per sfruttare appieno il potenziale del trasporto sulle vie navigabili interne e invitano la Commissione a sviluppare un programma di follow-up per NAIADES II entro la fine del 2020. (qui il testo approvato dal Consiglio)

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