Mentre decidiamo se l’accordo alla Cop28 si tratti di un testo solo simbolico o di un cambiamento vero, è importante capire il trend delle emissioni di CO2 negli ultimi decenni nei principali Paesi industrializzati
La Cop28 si è conclusa con l’approvazione di un documento in cui i Paesi del mondo si impegnano ad “abbandonare le energie fossili [che ne sono responsabili per l’80%] allo scopo di moderare il cambiamento climatico”. Mentre decidiamo se si tratta di un testo solo simbolico, firmato perché nessuno può più permettersi di negare i fatti, ma allo stesso tempo nessuno ha davvero intenzione di intervenire davvero – oppure si tratta di un cambiamento vero, ed è la prima volta che questo vocabolario viene impiegato direttamente, a cui i governi si sentiranno vincolati sul serio – può essere utile dare un’occhiata a questa infografica sulle emissioni di CO2 negli ultimi decenni.
🟪 Le emissioni vedono un aumento di 6 volte dal 1950. Le interruzioni più evidenti – ma comunque piccole – a una crescita costante sono arrivate dalla pandemia, attorno al 2020, e dalla crisi economica del 2008.
🟥 Negli anni ’50, Stati Uniti ed Europa erano i principali responsabili delle emissioni, per il 70% del totale.
🟧 L’aumento delle emissioni cinesi corrisponde al boom industriale inaugurato dalle aperture economiche di Deng Xiaoping a fine anni ’70. Il primo decennio del nuovo secolo vede in Cina una crescita delle emissioni mai registrata nella storia del pianeta, dovuta all’espansione industriale nazionale, all’aumento dei consumi interni, ma anche alle delocalizzazioni di imprese da USA e UE.
🟦 Anche l’India sta sperimentando un aumento sensibile delle emissioni, sebbene non nelle proporzioni e nella velocità della Cina.
🟫 La crescita delle emissioni ha registrato un rallentamento negli anni ’10 – senza tuttavia diminuire: continuiamo a macinare record negativi.
⬜️ Ad oggi, Cina e Stati Uniti sono responsabili del 40% del totale delle emissioni di CO2. Questo ritmo di crescita seppure rallentato – secondo le previsioni dell’ONU – porterà la temperatura media del pianeta a un catastrofico aumento di 3 gradi entro il 2050 rispetto ai livelli pre-industriali.
🟨 Per evitarlo, le emissioni devono diminuire, e sensibilmente, e rapidamente. Una diminuzione si registra soltanto in alcune regioni dell’Occidente, che attraversano da tempo processi di de-industrializzazione e/o transizione energetica. Ma è largamente insufficiente.