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Cosa cambia per l’Italia e l’Ue con la vittoria di Robert Fico

Fico

L’esponente dello Smer-SD ed ex premier Robert Fico è un filorusso. Gli scenari per la Slovacchia e non solo

Mosca, Bruxelles, Bratislava: 10 motivi per cui il voto in Slovacchia a Robert Fico ci interessa.

ROBERT FICO GUIDERA’ ANCORA LA SLOVACCHIA?

Il partito più votato (23%) è quello dell’ex premier Robert Fico. Il leader del partito socialista Smer-SD (“Direzione Social Democrazia”) avrà ora l’incarico di formare un governo.

Fico è stato definito “pro-russo”. Non molti dei 5 milioni di slovacchi salterebbero di gioia all’idea di uscire dalla NATO o dall’UnioneEuropea (il Paese è membro di entrambi dal 2004), ma il leader di Smer ha promesso di abbandonare la linea occidentale sulla guerra in Ucraina.

Ciò significa: basta sanzioni (“fanno più male all’Europa che alla Russia”), basta aiuti militari (“prolungano soltanto la guerra”). Il passato governo slovacco aveva fornito a Kiev persino 13 caccia Mig.

Per inciso: anche Putin chiede la fine delle sanzioni. Se davvero facessero più male all’Europa che alla Russia, chiederebbe di toglierle? Senza aiuti militari, la guerra cesserebbe sì, questa, mentre Putin comincerebbe a preparare la prossima.

GLI SCENARI GEOPOLITICI

Certo, il contributo specifico della Slovacchia all’Ucraina è limitato. Ma non è questo il punto: grazie al sistema dell’unanimità, la Slovacchia può bloccare il processo decisionale UE sulle sanzioni, all’interno del Consiglio Europeo.

Così, l’Ungheria di Orban smetterebbe di essere l’unico Paese “fuori linea” in Europa. Bratislava tirerebbe fuori Budapest dall’isolamento che soffre anche nel gruppo di Visegrad, con Polonia e Cechia. Orban ha salutato ieri con compiacimento “la vittoria incontestabile del patriota Fico”.

Allo stesso tempo, la svolta di Fico potrebbe lanciare un “rompete le righe” seducente per molti governi: accollare all’Ucraina le cause di tutti i mali interni, dall’inflazione alla stagnazione, è un ottimo modo per sviare l’insoddisfazione delle opinioni pubbliche europee.

Non è certo al 100% che Fico torni al potere. Il 23% dei voti non basta mica. Dovrebbe accordarsi con i socialdemocratici di HLAS (14%, una scissione di Smer). E con i pro-russi, ma russofili davvero, del Partito Nazionale Slovacco, di estrema destra, appena tornati in parlamento. Con Fico hanno già governato nel 2006.

QUALI ALTERNATIVE AL RITORNO DI ROBERT FICO IN SLOVACCHIA?

Un’alternativa verrebbe dall’alleanza tra il secondo partito – “Slovacchia Progressista” (18%, forte nei centri urbani) – e il quarto, chiamato “Gente normale e amici”. Ma è difficile: quest’ultimo è nato come piattaforma civica e anti-corruzione. L’altro ha collezionato condanne e si dichiara vittima di persecuzione giudiziaria.

“Gente normale” ha guidato la Slovacchia negli ultimi anni, con una politica estera filo-UE e pro-Ucraina. Dall’opposizione, Fico ha catalizzato il malumore popolare durante la guerra e la pandemia, servendosi di narrative (spesso false) anti-occidentali e anti-immigrati. L’arrivo di decine di migliaia di rifugiati siriani, a piedi, proprio dall’Ungheria, pochi giorni prima del voto, gli ha di certo facilitato il compito.

Tra due settimane si vota anche in #Polonia.

 

Pubblicato sul profilo LinkedIn di Riccardo Pennisi, Aspenia Online

 

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