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Cosa dice Janssen sulla pericolosità del vaccino J&J

Janssen

Janssen ammette rari effetti collaterali: osservata una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnate da sanguinamento

 

“È stata osservata, molto raramente, dopo l’immunizzazione con il vaccino Janssen, una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnate da sanguinamento. Un ruolo causale è considerato plausibile”. Lo sottolinea una nota informativa dell’azienda Janssen concordata con le autorità europee e l’Agenzia italiana del Farmaco, e pubblicata sul sito dell’Aifa.

“Questi casi si sono verificati entro le prime tre settimane successive alla vaccinazione e prevalentemente in donne di età inferiore ai 60 anni – prosegue la nota – In questa fase non sono stati identificati fattori di rischio specifici”. Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia o trombocitopenia.

“I soggetti vaccinati devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia, dopo la vaccinazione – prosegue il documento – La trombosi in combinazione con la trombocitopenia richiede una gestione clinica specializzata. Consultare le linee guida applicabili o gli specialisti (ematologi, specialisti nella coagulazione) per diagnosticare e trattare questa condizione clinica.

Intanto, sono 20.263.020 le dosi di vaccino distribuite finora in Italia. È quanto emerge dal report vaccini sul sito del Governo. Sono invece 18.091.401 le somministrazioni complessivamente effettuate. Nello specifico, sono state consegnate finora 13.422.240 dosi di Pfizer, 4.694.980 di Vaxzevria (Astrazeneca), 1.966.000 di Moderna e 179.800 di Janssen.

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