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Cosa si è deciso al G7 dei Garanti della Privacy

G7 Garanti Privacy Riconoscimento Facciale

Al G7 dei Garanti della Privacy, l’Autorità italiana ha chiesto e ottenuto di insistere sulla centralità dell’istituzione nella definizione di principi e criteri fondamentali per la transizione digitale

In un mondo sempre più interconnesso, in cui dati sensibili, spesso sensibilissimi, viaggiano da una parte all’altra del globo (e che sta iniziando ad affrontare il tema del Cloud di Stato e del 5G, che vedrà soprattutto l’Europa affidarsi a infrastrutture estere), occorre che anche i Garanti della Privacy si riuniscano in un G7 ad hoc. Si è concluso il primo meeting delle Autorità di protezione dati, coordinato dall’Autorità britannica (ICO – Information Commissioner’s Office). Obiettivo dell’incontro, discutere e individuare soluzioni condivise per rispondere alle più rilevanti questioni collegate alla protezione dei dati personali nell’attuale panorama globale, in particolare in relazione alle nuove problematiche e sfide delineate dalle tecnologie emergenti e dall’emergenza pandemica.

All’incontro, che rientra nel quadro individuato con la Roadmap for Cooperation on Data Free Flow with Trust, annunciata dai ministri del G7 Digital and Technology il 28 aprile 2021, hanno partecipato le Istituzioni che presiedono alla protezione dei dati in Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti d’America e, in veste di ospiti, rappresentanti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e del Forum economico mondiale (WEF).

Per l’Italia, il Garante per la protezione dei dati personali è stato ufficialmente rappresentato dalla sua Vice Presidente, Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni. Nel suo intervento sono state introdotte e sviluppate due importanti questioni, recepite nel comunicato finale:

– la riaffermazione della centralità del ruolo delle Autorità privacy nella definizione di principi e criteri fondamentali per la transizione digitale ponendosi a presidio dei diritti fondamentali collegati alla protezione dati. Ruolo divenuto ancora più cruciale nell’attuale emergenza pandemica;

– la necessità di valorizzare e promuovere le competenze delle Autorità privacy nel campo complesso e tutto in divenire dell’intelligenza artificiale e dei futuri sviluppi e applicazioni delle tecnologie ad essa collegate.

A chiusura del meeting, i Garanti presenti hanno concordato sulla necessità di proseguire con cadenze regolari il positivo dialogo avviato, fermi restando gli altri ambiti di cooperazione internazionale in materia di protezione dati già esistenti. L’Italia è stata individuato come Paese ospitante del G7 dei Garanti per la Privacy previsto per il 2024.

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