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Cos’è accaduto in sei mesi della guerra di Gaza tra Israele e Hamas. Il bilancio

gaza israele

Sono trascorsi sei mesi dal 7 ottobre 2023, dal giorno dell’attacco di Hamas a città e villaggi israeliani.  L’analisi di Riccardo Pennisi, Aspenia

A sei mesi dall’inizio dell’operazione militare di Israele su Gaza ecco, in pillole, un bilancio su quanto accaduto fino ad oggi

  • Hamas non è stato neutralizzata. Né a livello internazionale, né nella Striscia.
  • Le vittime civili sono 33mila. Di cui la metà donne e bambini.*
  • L’esercito israeliano afferma di aver eliminato “15mila membri di Hamas”. (L’attacco di Hamas il 7 ottobre provocò circa 1200 morti. Oltre 200 ostaggi furono catturati, metà dei quali ancora prigionieri).
  • La guerra aerea è prevalente. Solo nelle prime sei settimane, Israele ha lanciato 29mila bombe.* I bersagli di Israele sono selezionati dall’AI, da un algoritmo chiamato “La Parola di Dio”. Secondo cui l’uccisione di centinaia di civili è “collaterale”, se si ottiene la morte anche di un solo sospetto membro di Hamas.* Oppure c’è la dinamite, usata anche su interi quartieri.* Obiettivo: distruzione sistematica della Striscia di Gaza.
  • Circa il 60% degli edifici sono distrutti o danneggiati, incluse scuole, ospedali, luoghi di culto (fonti: Satellite Copernico, calcoli NY Times – Le Monde).
  • La fuga di chi ci vive: i profughi sono ormai 2 milioni – quasi tutti gli abitanti (fonte Onu). La loro situazione alimentare e sanitaria è intollerabile.
  • Qualcosa però non è andato distrutto: i tunnel di Hamas. Israele ne ha demoliti, cementati o allagati alcuni. Ma la cosiddetta “metro di Gaza” per la maggior parte ancora funziona. E i combattenti di Hamas ancora tendono imboscate agli israeliani. Un’altra cosa che non è andata distrutta: la dirigenza di Hamas.
  • In sei mesi, nessun capo è stato catturato. Uno ne è stato ucciso, Saleh al-Arouri: ma era a Beirut. Gli altri, si pensa che siano tra Doha, Beirut, l’Egitto, Mosca… ma non a Gaza.
  • Il premier israeliano Netanyahu promette “vittoria totale”. Israele ha occupato tutta la Striscia, tranne la punta meridionale, Rafah. Operazione bloccata per le pressioni internazionali: si teme un’ulteriore, inutile carneficina.
  • A Rafah sono ammassate oltre 1 milione di persone.
  • In marzo, il Consiglio di Sicurezza ONU ha richiesto a Israele il cessate il fuoco. Gli USA hanno lasciato passare la mozione. Che sarà ignorata.
  • Gli Stati Uniti, comunque, continuano a vendere/prestare armi a Israele. Il secondo fornitore è la Germania, poi il Regno Unito. Canada, Spagna, Giappone hanno interrotto.
  • Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, il 21 gennaio ha assicurato in Parlamento che anche l’Italia aveva smesso. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, il 14 marzo ha rettificato: gliele vendiamo lo stesso e anche più di prima.
  • In gennaio, il Tribunale Internazionale dell’Aja ha accettato il caso di genocidio contro Israele portato dal Sudafrica.

*Fonti

|Vittime a Gaza: Amministrazione locale (Hamas).

|Membri di Hamas a Gaza: esercito israeliano.

|AI israeliana: inchiesta indipendente inglese-israeliana.

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