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Così alle giovani afghane si restituisce la speranza di un futuro e di una cultura

Afghanistan

Il professor Antonino Cattaneo, presidente dell’EBRI: “Crediamo fortemente in questo progetto  che dona alle ricercatrici la possibilità di portare avanti le proprie aspirazioni e alla nostra Fondazione l’opportunità di confermare la propria vocazione internazionale”

La prima ricercatrice si trova attualmente in Italia. E’ laureata in Fisica ed inizierà la propria attività all’EBRI il prossimo mese di Giugno, inserendosi in alcuni dei progetti in corso nel campo degli studi sul cervello: dall’analisi di big data, all’ intelligenza artificiale applicata alle Neuroscienze, passando per l’analisi di segnali elettrici ed ottici nel cervello. Aiuterà a combattere le gravi patologie neurodegenerative, tra cui l’Alzheimer, e del neurosviluppo, che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo.

Fa parte del progetto per accogliere a Roma studentesse afghane che hanno visto improvvisamente chiudersi nel loro paese la possibilità di proseguire l’attività di studio e ricerca. L’iniziativa è stata lanciata dalla Fondazione EBRI (European Brain Research Institute) Rita Levi-Montalcini per restituire alle giovani, con la possibilità di proseguire negli studi e nella ricerca, la speranza di un futuro migliore.

“Siamo molto grati alla Fondazione EBRI e a quanti hanno reso possibile questo importante progetto” ha detto l’Ambasciatore Pasquale Terracciano, Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale della Farnesina sottolineando come l’iniziativa “consentirà a una giovane e meritevole ricercatrice afghana di proseguire le proprie ricerche presso una nostra riconosciuta eccellenza. Sin dai primi frangenti della crisi afghana, la società civile italiana ha dato prova di grande solidarietà. La Farnesina si pone al servizio di questo sforzo corale per consentire, attraverso un’opera di coordinamento, razionalizzazione e facilitazione dei diversi tipi di offerte, la realizzazione delle legittime aspirazioni delle giovani e dei giovani afghane a un futuro migliore”.

Il progetto EBRI, nel solco del sostegno e della valorizzazione delle donne, portato avanti costantemente per tutta la vita dalla Prof.ssa Rita Levi-Montalcini, si svolge in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e si avvale del generoso sostegno della Fondazione TIM, di Angelini Pharma e di Unidata, mentre si ricercano altri finanziatori per estendere l’iniziativa.

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