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Covid, ecco le (fosche) previsioni di ECDC per novembre

Per l’ECDC siamo ormai nel pieno della quarta ondata. Male l’Europa continentale e dell’Est. Tiene l’Italia

Con novembre, l’Europa entrerà nel pieno della quarta ondata di Coronavirus. Lo scrivono gli esperti dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), secondo cui la situazione epidemiologica legata al Covid-19 nel Vecchio continente è tutt’altro che positiva e caratterizzata da un tasso complessivo di notifica dei casi elevato e in aumento. Fortunatamente, in controtendenza almeno il tasso di mortalità: stabile e basso. Si prevede che i tassi di notifica dei casi, i tassi di mortalità, i ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva aumenteranno nelle prossime 2 settimane. È quanto si legge nel rapporto settimanale.

I NUMERI CHE PREOCCUPANO L’ECDC

I tassi di notifica dei casi sono attualmente più alti tra i gruppi di età inferiore a 50 anni, ma nei gruppi di età più avanzata sono in aumento. Il quadro varia notevolmente da Paese a Paese: in tutti i paesi dell’Ue/See si osserva un aumento dei tassi dei casi e una situazione epidemiologica complessiva di grande o molto alta preoccupazione.
I paesi con minore diffusione di vaccinazione continuano a essere gravemente colpiti, prosegue l’Ecdc.

Preoccupante la situazione in Germania: secondo quanto riportato dal Robert Koch Institute il 5 novembre, i contagi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 37.120, oltre 3mila in più di giovedì, facendo segnare un nuovo record dall’inizio della pandemia . L’incidenza settimanale su 100mila abitanti è di 169,9 contro i 154,5 di ieri. In tutta la Germania sono stati registrati nelle ultime 24 ore altri 154 decessi, per un totale di 96.346.

L’istituto sanitario belga ha registrato una media di 6.728 nuovi casi al giorno negli ultimi 14 giorni, con un aumento del 36 per cento rispetto alla settimana precedente. Una media di 164 pazienti con Covid-19 sono stati ricoverati ogni giorno negli ospedali negli ultimi sette giorni, il che significa un aumento del 31 per cento. Nelle terapie intensive, inoltre, 343 pazienti con Covid-19 sono ricoverati in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore in Belgio sono stati confermati 10.190 nuovi casi di coronavirus e 22 decessi riconducibili all’infezione.

Subito fuori dall’Europa politica, ma a pieno titolo in quella geografica, la Russia continua a essere uno dei principali Paesi in cui la situazione è fuori controllo e segnala 40.735 casi di Covid-19 nella giornata di venerdì (ultimo dato disponibile), a fronte dei 40.217 contagi confermati giovedì, e altri 1.192 decessi, dopo i 1.195 riportati nel precedente bollettino. Secondo i dati riportati dall’agenzia Tass, dall’inizio della pandemia sono 8.714.595 i contagi da coronavirus confermati nel Paese con 244.447 decessi.

ITALIA PENISOLA FELICE?

Al momento risulta ben più tranquilla la situazione in Italia, dove tutte le Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio moderato. Inoltre, 15 Regioni/Province autonome riportano un’allerta di resilienza. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale della Cabina di regia sull’andamento del Covid in Italia, i cui dati sono comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss). L’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale è in risalita: 53 per 100mila abitanti, nel periodo 29 ottobre – 4 novembre, rispetto ai 46 per 100.000 abitanti registrati la settimana precedente (22-28 ottobre).

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