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Di cosa si occuperà la nuova DG Mediterraneo e chi la dirige

L’incarico di Commissaria per il Mediterraneo è in capo all’europarlamentare croata Dubravka Suica. A guidare il dipartimento che fa capo alla DG Mediterraneo (DG MENA) c’è il diplomatico ed ex segretario generale del Servizio europeo d’Azione Esterna (Seae) Stefano Sannino.
Il Mediterraneo è sempre più centrale nell’agenda europea. Se in Italia con il Piano Mattei si vuole provare, anche da un punto di vista culturale, a governare il fenomeno dell’immigrazione attraverso politiche di sviluppo locale, la nuova Commissione von der Leyen vuole costruire in maniera più strutturata il dialogo con il vicinato dell’UE in senso lato e, in particolare, con il Mediterraneo. La nuova DG MENA (Medio Oriente, il Nordafrica e il Golfo) fa un passo in questa direzione attribuendo un portafoglio specifico a un membro del nuovo Collegio. Il focus della nuova DG saranno Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia.
DI COSA SI OCCUPERÀ LA NUOVA DG MEDITERRANEO
La DG MENA nasce dallo spacchettamento delle competenze della DG NEAR, responsabile del Vicinato e dell’Allargamento, ora condivise con la DG ENEST (DG per l’Allargamento e il vicinato orientale). L’incarico di Commissaria per il Mediterraneo è in capo a Dubravka Suica che avrà il compito di “stringere partenariati che puntino a investimenti, stabilità economica, occupazione, energia, trasporti, sicurezza, migrazione e altri settori di reciproco interesse” e “orientare e plasmare gli obiettivi della politica mediterranea dell’UE, favorendone il conseguimento grazie all’offerta di sostegno tecnico e finanziario”. Complessivamente la DG Mediterraneo impiegherà 500 persone, tra i funzionati in servizio presso la sede belga e le realtà territoriali.
A guidare il dipartimento che fa capo alla DG MENA c’è un italiano, il diplomatico ed ex segretario generale del Servizio europeo d’Azione Esterna (Seae) Stefano Sannino.
DUBRAVKA SUICA: “LA DG MEDITERRANEO LAVORERÀ PER AVVICINARE TUTTE LE SPONDE DEL MARE NOSTRUM”
La creazione della nuova DG “segna un momento cruciale, portando una rinnovata rilevanza e innovazione alla politica dell’Ue verso il Mediterraneo e il Golfo”, ha commentato la Commissaria Suica.
Dubravka Suica è una politica croata dell’Unione democratica croata, dal 2001 al 2009 è stata sindaco della città di Dubrovnik. Entra nel Parlamento croato nel 2000 e in quello europeo nel 2014. Dal 2019 al 2024 è stata vicepresidente della I Commissione von der Leyen con la delega alla democrazia e la demografia. Nel 2024 il salto di qualità alla guida della Commissione MENA. “Da sempre il Mediterraneo rappresenta un ponte fra le culture e una rotta strategica sulla quale storie e tradizioni comuni hanno plasmato l’identità europea – ha aggiunto la commissaria -. Questo nuovo comparto della Commissione sarà interamente dedicato al lavoro sulle peculiari opportunità e sfide della regione, adoperandosi per avvicinare tutte le sponde del Mare Nostrum e non solo. In un panorama geopolitico in evoluzione l’Unione opera da partner strategico coerente e credibile per un futuro stabile e prospero che sia radicato nel rispetto reciproco, nella crescita e in legami più solidi”.
Un segnale importante anche per il nostro paese visto che gli obiettivi sono in sintonia con quelli del Piano Mattei e del Global Gateway, “la strategia europea volta a promuovere collegamenti intelligenti, puliti e sicuri nei settori del digitale, dell’energia e dei trasporti e a rafforzare i sistemi della sanità, dell’istruzione e della ricerca in tutto il mondo”.
The #Mediterranean shaped our European identity.
Proud of our new @EU4MENAGulf – a key step in deepening ties with the region for more prosperity, security & resilience.
This Directorate General will drive EU Mediterranean policy with technical & financial support. pic.twitter.com/MZrmuUWfN2
— Dubravka Suica (@dubravkasuica) February 3, 2025
CHI È STEFANO SANNINO: UNA CARRIERA NELLA DIPLOMAZIA ITALIANA ED EUROPEA
Napoletano, di Portici, Stefano Sannino è un diplomatico italiano di lungo corso. Il primo incarico da dipendente della Farnesina risale al 1986 quando serve come vice-capo missione presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado (1994-96). Torna in Italia con l’incarico di segretario di Stato agli affari esteri nel primo governo Prodi (1996-98) mentre tra il 1998 al 2001 è a capo del gabinetto del Ministero del commercio internazionale con i ministri Piero Fassino ed Enrico Letta.
A Bruxelles ci arriva nel 2002, al seguito di Romano Prodi, allora presidente di Commissione, e ne diventa consigliere per le relazioni esterne e il commercio. Resta a Bruxelles anche quando giunge a termine la Commissione Prodi, lavora prima come Direttore per la gestione delle crisi e rappresentante della Commissione presso il Comitato politico e di sicurezza (2004-2006), poi dal 2008 è Direttore per le relazioni con l’America Latina (2008-2009), vice-direttore generale per le Relazioni esterne incaricato di Asia e America Latina (2009-2010) e dal 2010 al 2013 arriva alla Direzione generale per l’allargamento della Commissione europea, prima come direttore generale aggiunto e poi come direttore generale.
First working day at the newly created @EU4MENAGulf.
Honoured and delighted to be in charge of fantastic team under the guidance of Commissioner @dubravkasuica. pic.twitter.com/JPUdAV5bM7— Stefano Sannino (@SanninoEU) February 3, 2025
Nel 2013 l’allora presidente del consiglio Enrico Letta lo nomina Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea. A sollevarlo dall’incarico, nel 2016, sarà l’ex premier Matteo Renzi, che gli preferirà Carlo Calenda.
Nello stesso anno Stefano Sannino diventa ambasciatore italiano in Spagna, incarico che terrà sino al 2020 quando Josep Borrell, Alto rappresentante dell’UE per la politica estera e di sicurezza, lo chiama al Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), di cui diviene segretario generale fino al 2024.
Il SEAE, istituito nel 2011, “attua la Politica estera e di sicurezza comune dell’UE per promuovere la pace, la prosperità, la sicurezza e gli interessi degli europei in tutto il mondo”.