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Ecco come sta andando il voto all’estero

Voto Estero

Rischio brogli, votanti centenari e non solo: tutto quello che c’è da sapere sul voto all’estero

 

Nei giorni scorsi si è aperto il walzer delle votazioni all’estero. I cittadini italiani che vivono all’estero sono stati già chiamati al voto, per sceglier tra i candidati chiamati a rappresentarli, come prevede l’articolo 48 della Costituzione italiana.

E così, dall’Oceania all’Antartide c’è chi ha già segnato le prime crocette, tra non pochi problemi e primi allarmi sui brogli. Intanto c’è una questione su cui fare chiarezza: i centenari, che nelle liste estere sono tantissimi.

Andiamo per gradi.

Il voto all’estero

Partiamo dal principio, ovvero dalla Costituzione. L’articolo 48 sancisce che “la legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività”.

Quanti votano all’estero

Attualmente i cittadini con il diritto al voto, iscritti all’Aire, Anagrafe italiani residenti all’estero, sono circa 6 milioni. A questi va aggiunta la quota di chi è all’estero per un periodo superiore a tre mesi (si pensi ad Erasmus) e chiederà, tramite procedura dedicata, di votare.

I cittadini all’estero eleggono otto deputati e quattro senatori.

Come si vota

Il voto all’estero avviene per corrispondenza. In pratica, l’elettore esprime la propria preferenza attraverso la scheda elettorale ricevuta tramite posta. I cittadini, entro le 16.00 del 22 settembre, dovranno rispedire il plico al Consolato di riferimento.  le schede, che saranno spogliate in diverse città italiane, da Roma a Napoli, a seconda della circoscrizione Estero.

Anche all’estero, infatti, come avviene in Italia, esistono le circoscrizioni elettorali, all’interno di cui corrono i candidati chiamati a rappresentare i cittadini che si trovano fuori dai confini italiani.Ce ne sono quattro (Europa-Russia-Turchia; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide).

Le liste escluse

E proprio le circoscrizioni spiegano l’allarme brogli che alcuni cittadini hanno lanciato. Nelle scorse ore, infatti, sono circolati dei ideo dove dei cittadini italiani residenti all’estero contestano la mancanza di due partiti nelle schede elettorali della loro circoscrizione: ItalExit di Gianluigi Paragone e Vita di Sara Cunial.

Nessun complotto, però, per favorire i grandi partiti. Non tutte le liste, infatti, sono ammesse nelle varie circoscrizioni estere, così come nelle rispettive schede di Camera e Senato. Ogni lista, infatti, per essere ammessa doveva raccogliete 250 firme nell’intera circoscrizione estera. I partiti esclusi lo sono per mancanza di firme.

I voti dei centenari

Resta un mistero, invece, la presenza negli elenchi degli italiani residenti all’estero di numerosi novantenni e centenari. “Delle due l’una: o da noi si vive davvero male o dietro l’elisir di lunga vita dei nostri connazionali c’è una colossale truffa elettorale. Che potrebbe avere ripercussioni anche sui conti disastrati dell’Inps”, denuncia Il Giornale.

A scoprire i numeri dei centenari nelle liste dei votanti è stato Andrea Di Giuseppe, capolista per il centrodestra per la Camera in quota Fratelli d’Italia, costretto a recarsi al Consolato italiano perché non aveva ricevuto il proprio plico all’indirizzo abituale (dove aveva già ricevuto altre schede elettorali).

Di Giuseppe ha denunciato la questione alla Procura di Roma: “su un totale di 437.802 nominativi presenti nella lista elettorale della ripartizione America settentrionale e centrale 55.490 hanno tra 70 e 79 anni, 45.441 tra 80 e 89 anni e 21.427 fino a 98 anni e 2.218 più di 99 anni”. Un dato “irrealistico” se si pensa che i centenari italiani sono 17mila su 58 milioni.

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