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Francia, Macron annuncia il coprifuoco. Le reazioni dei politici francesi
Macron come Conte su cene a casa, coprifuoco a Parigi e in altre 8 città dalle 21 alle 6. La sindaca della capitale, Anne Hidalgo lo sostiene, ma una raffica di polemiche dai Repubblicani e dalla sinistra radicale lo travolge
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato ieri sera le nuove misure restrittive per arginare il diffondersi dei contagi dovuti al Covid-19. Da sabato notte entra in vigore il coprifuoco tra le 21 e le 6 del mattino in tutta la regione di Parigi (Ile de France) ma anche a Grenoble, Lille, Lione, Aix-Marseille, Rouen, Tolosa e Montpellier e Saint-Etienne. La misura durerà almeno quattro settimane. Il Presidente ha però aggiunto: “Andremo poi in Parlamento per prolungarlo fino al 1° dicembre. Sei settimane è il tempo che ci sembra utile”.
COSA HA DETTO MACRON
Il tono fermo e deciso di Macron non ha nascosto che la situazione è preoccupante. “Dobbiamo far scendere questi 20 mila casi a 3/5.000 casi”. Una decisione forte, ma presa per “proteggere i bambini e gli anziani e il nostro sistema sanitario”. Il Presidente ha poi dichiarato: “Non è facile avere venti anni nel 2020. Ma si tratta di uno sforzo che va fatto. I francesi sono stati esemplari in primavera durante il lockdown perché l’obiettivo era proteggere i più fragili, adesso non bisogna abbassare la guardia”.
MULTE IN CASO DI VIOLAZIONE DEL COPRIFUOCO
Chi non rispetterà il coprifuoco potrà essere multato, inizialmente con un’ammenda di 135 euro e, se recidivo, l’importo potrà arrivare fino a 1.500 euro.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI
Contrariamente a quanto era avvenuto nel primo periodo post-lockdown, quando gli spostamenti tra le regioni francesi erano limitati e soggetti a restrizioni, adesso restano permessi soprattutto in vista delle vacanze per la festa di Ognissanti. Non ci saranno inoltre restrizioni per il trasporto pubblico.
NON PIÙ DI SEI IN CASA
Il suggerimento a non invitare più di sei persone nella propria casa, tanto criticato al premier italiano, Giuseppe Conte, è presente anche nelle indicazioni di Macron: “È crudele – ha ammesso il Presidente francese – ma dovremo ridurre i contatti privati, i momenti di relax e convivialità”. Senza renderla una regola scalfita nel marmo, Macron ha fatto appello al buonsenso dei cittadini.
CHI STA CON MACRON
La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha subito twittato il sostegno al governo: “Dobbiamo restare uniti e applicare le misure annunciate dal Presidente della Repubblica, anche se sono dure. È una nuova prova, e noi l’affronteremo, insieme e solidali”. Ha poi aggiunto “Parigi continuerà a sostenere tutte e tutti coloro che la fanno vivere: i negozianti, i ristoratori e il mondo della cultura. Rivolgo un pensiero ai più vulnerabili, le persone isolate e i nostri giovani, già duramente provati da questa crisi”. Anche la presidente della regione Ile-de-France, Valérie Pécresse, si unisce alla decisione di Macron poiché il coprifuoco “oggi è la sola risposta credibile a questa drammatica situazione. Dobbiamo rimboccarci le maniche per salvare vite e attività economiche”.
CHI È CONTRO MACRON
I Repubblicani, invece, si dicono inquieti per le nuove misure annunciate. Per Bruno Retailleau, capo dei senatori del partito di destra, “affinché il coprifuoco sia efficace, bisogna attuare una strategia – finora fallita – per l’individuazione rapida dei casi, il contact tracing e l’isolamento”. I membri del partito si preoccupano anche per le conseguenze economiche: “Un semi-lockdown, che spero sia efficace, impone un massiccio aumento di sostegni alle aziende colpite”, ha twittato Eric Woerth.
L’INDIGNAZIONE DELLA SINISTRA RADICALE
France Insoumise, il partito politico francese di sinistra radicale, lanciato nel 2016 per promuovere la candidatura di Jean-Luc Mélenchon, si dice indignato e proprio Mélenchon ha scritto su Twitter: “Il 60% dei contagi avviene sul luogo di lavoro o nelle scuole e università tra le 8:00 e le 19:00. Ma Macron vieta di andare al bar o al ristorante tra le 21:00 e le 6:00. Benvenuti nel mondo dell’Assurdo”. Anche il numero due di France Insoumise, Adrien Quatennens, trova ridicolo privare i francesi delle ore di libertà e si chiede se Macron pensi che il virus scompaia la mattina. François Rufin, deputato dello stesso partito, ha infine parlato di un “coprifuoco per coprire l’incompetenza del governo”.