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Francia, presidenziali 2022: i 12 candidati e le cose da sapere

Francia Presidenziali

Otto uomini e quattro donne gareggeranno per l’Eliseo, tra questi il presidente uscente Emmanuel Macron: i protagonisti delle Presidenziali 2022 della Francia, più aperte che mai. Secondo un sondaggio Elabe diffuso da BFM TV, la candidata del Front National Marine Le Pen è ormai al 23%, contro il 28% del presidente uscente

Francia 2022, non è un mondiale, ma la data indica comunque una sfida attesa, quella delle presidenziali: domenica 10 aprile il primo turno. Otto uomini e quattro donne gareggeranno per l’Eliseo, molti dei candidati sulla scorta di partiti personali, tra questi il presidente uscente Emmanuel Macron, che ha da tempo esaurito la spinta propulsiva della luna di miele con l’elettorato e dovrà comprendere quanto peseranno sui risultati i continui scontri coi Gilet gialli che hanno infiammato le principali città dell’Hexagone negli ultimi anni e che solo il Covid ha parzialmente silenziato. Se nessuno dei contendenti riesce a raggiungere la maggioranza assoluta, si prosegue col ballottaggio previsto per il 24 aprile tra i due nomi che avranno ottenuto il maggior numero di consensi.

FRANCIA, PRESIDENZIALI 2022 – I CANDIDATI

Il protagonista di queste presidenziali sarà senz’altro Emmanuel Macron, 44 anni, eletto all’Eliseo nel 2017 al secondo turno, ottenendo il 66,1% dei voti contro Marine Le Pen, che ritrova sul fronte opposto anche a questo giro. Guida sempre il partito centrista La République en marche che ha fondato nel 2016. Nell’ultimo periodo, approfittando del semestre europeo a guida europeo, ha provato a recuperare consensi stagliandosi sulla scena internazionale, tentando prima di far da paciere tra Russia e Ungheria, quindi sentendosi più volte con Vladimir Putin per provare a dissuaderlo dal proseguire con la guerra. Con scarsi risultati.

Parecchio imbarazzata dalla guerra scatenata da Putin la principale rivale di Macron, Marine Le Pen, candidata del Rassemblement national, partito di estrema destra. Marine Le Pen ha dovuto mandare al macero centinaia di migliaia di volantini in cui appariva con il presidente della Federazione russa. Figlia d’arte, del fondatore del Front National, si era presentata anche alle presidenziali del 2012, quando era arrivata terza con il 17,9% dei voti. La candidata nazionalista, secondo gli ultimi dati, sarebbe intorno al 21% dei consensi. Il presidente uscente resta in testa con una percentuale che si aggira intorno al 27%.

 

Da tutt’altra parte si posiziona il candidato de La France insoumise, partito della sinistra radicale che vede correre il suo fondatore, l’ex ministro socialista Jean-Luc Mélenchon, oggi 70enne. Nel 2012 aveva ottenuto l’11,1% dei voti, nel 2017 il 19,6%.

Tornando a destra, Les Républicains ha candidato l’ex ministra gollista Valérie Pécresse, nota soprattutto per essere stata consigliera di Jacques Chirac e in quanto odierna governatrice della regione Ile-de-France. Secondo molti opinionisti, potrebbe sottrarre molti voti a Le Pen, soprattutto tra gli elettori più moderati. È data tra il 10,5% e l’11%.

 

Non è affatto moderato invece il candidato del Nouveau parti anticapitaliste, partito di sinistra radicale che per le Presidenziali 2022 che si terranno domenica in Francia schiera il 55enne Philippe Poutou, noto sindacalista ed ex operaio. Alle Presidenziali del 2012 aveva ottenuto l’1,15% dei voti e nel 2017 1,09%

Il giornalista e saggista Eric Zemmour, 63 anni, è il vociferato candidato del suo stesso partito di estrema destra Reconquêt. È il vero outsider delle Presidenziali di Francia 2022 essendo sceso in politica lo scorso settembre, perciò c’è molta curiosità su quanti voti saprà attrarre. Sarebbe tra il 10,5% e l’11%. Nelle ultime ore ha fatto parlare di sé in quanto è stato cacciato dal centro sportivo di Zinedine Zidane. Zemmour, secondo quanto ha riportato Le Parisien, era nella zona della Bouches-du-Rhone e avrebbe voluto giocare una partita di calcio a 5 nel centro sportivo dell’ex campione del mondo, gestito dal fratello Noureddine Zidane che, non appena ha scoperto della presenza del candidato ne ha chiesto l’allontanamento sostenendo che lo staff di Zemmour avesse prenotato il campo con un altro nome e, dunque, non fosse stato predisposto nulla per garantirne la sicurezza. Non solo, nelle ultime ore avrebbe telefonato a decine di migliaia di francesi, con un messaggio pre-registrato, violando potenzialmente la normativa di riferimento sul telemarketing molesto.

Un altro giornalista, Fabien Roussel, 52 anni, è l’esponente per il Partito comunista.

Tra i big della politica, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, candidata del Partito socialista.

 

Il partito di estrema sinistra Lutte Ouvrière ha invece candidato l’insegnante di economia Nathalie Arthaud, 52 anni, che nelle elezioni del 2012  aveva ottenuto lo 0.56% mentre nel ’17 lo 0.64%.

Il partito euroscettico di estrema destra Debout la France presenta Nicolas Dupont-Aignan, che nel 2012 aveva ottenuto l’1,79% dei voti, nel 2017 il 4,7%. Anche lui potrebbe sottrarre voti preziosi a Le Pen.

Yannick Jadot, 54 anni, uomo immagine di Greenpeace ed eurodeputato, correrà per i Verdi.

 

Jean Lassalle, 66 anni, tecnico agrario, sarà invece il candidato del partito Résistons. Alle elezioni del 2017 era arrivato al settimo posto, ottenendo l’1,21% dei voti

 

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