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Starovoit

Giallo Starovoit: chi è l’ex ministro rimosso da Putin e trovato morto

Ancora un suicidio eccellente in Russia. Dopo il manager degli oleodotti di Stato Andrei Badalov, precipitato da una finestra della sua abitazione pochi giorni fa, una sorte analoga tocca all’ex ministro Roman Starovoit, appena destituito da Putin

Roman Starovoit, 52 anni, è stato trovato senza vita nella sua auto a Odintsovo, alle porte di Mosca, poche ore dopo essere stato rimosso dal presidente Vladimir Putin dal ruolo di ministro dei Trasporti, che lo ha rimpiazzato con Andrei Nikitin, ex governatore della regione di Novgorod e suo vice.

Il Comitato investigativo russo, tramite la portavoce Svetlana Petrenko, riferisce di aver rinvenuto il corpo di Starovoit nella sua Tesla con una ferita da arma da fuoco, prodotta verosimilmente da una pistola che l’uomo aveva ricevuto nel 2023 dal ministro degli Interni. L’ipotesi accreditata dalle autorità è il suicidio.

CHI È ROMAN STAROVOIT

Nato il 10 giugno 1973 nella regione di Kursk, Starovoit ha studiato all’Accademia della Guardia di Frontiera del FSB a Mosca, specializzandosi in economia e gestione aziendale. Ha iniziato la sua carriera nelle amministrazioni regionali, ricoprendo incarichi di vertice in vari dipartimenti economici e infrastrutturali della sua regione natale.

GOVERNATORE DEL KURSK E MINISTRO DEI TRASPORTI DI PUTIN

Nel 2019 diviene governatore ad interim della regione di Kursk, confermato poi con elezioni regolari a ottobre dello stesso anno. A maggio 2024 Starovoit è scelto da Putin come ministro dei Trasporti. La sfida è improba: il settore dell’aviazione russo è a corto di pezzi di ricambio e le ferrovie russe, principale datore di lavoro del Paese, sono alle prese con l’aumento degli interessi, misura necessaria per frenare l’inflazione esacerbata dalla guerra.

Ad agosto gli ucraini superano agevolmente le difese costruite durante il suo mandato nel Kursk, con appalti da 15 miliardi di rubli (191 milioni di dollari) e cantieri aperti per quasi tre anni, e l’operato dell’ex governatore nella regione diviene oggetto di sospetti e critiche.

Ad aggravare la sua posizione, le difficoltà riscontrate negli ultimi giorni dal comparto aereo russo, messo a dura prova dagli allarmi di droni ucraini che sono costati la cancellazione di 485 voli, 1.900 ritardi e perdite economiche stimate in centinaia di milioni di euro.

LA DESTITUZIONE E LA MORTE

Stamane la notizia della sua destituzione “per perdita di fiducia”, senza ulteriori spiegazioni. Nel primo pomeriggio la notizia della morte: il Comitato investigativo russo, tramite la portavoce Svetlana Petrenko, ha confermato che il corpo di Starovoit è stato rinvenuto nella sua Tesla con una ferita da arma da fuoco.

Secondo Meduza, l’ex vicegovernatore di Kursk e successore di Starovoit, Alexey Smirnov, in seguito anch’egli rimosso e arrestato ad aprile 2025 per presunta appropriazione indebita di oltre un miliardo di rubli, avrebbe testimoniato contro l’ex ministro in un’inchiesta sui contratti per le strutture difensive lungo il confine. Tale spartiacque investigativo sarebbe è dalle autorità russe uno dei motivi che avrebbero spinto Starovoit a togliersi la vita.

 

 

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