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Giappone, un ministro della Solitudine per il boom di suicidi
Non solo hikikomori e declino demografico, il Giappone, con l’avvento della pandemia, ha dovuto fare i conti con un aumento inquietante di suicidi. Il primo ministro, Yoshihide Suga, per far fronte all’emergenza ha nominato un ministro della Solitudine. Ma il Paese del Sol Levante non è l’unico
Il fenomeno degli hikikomori, l’incapacità di costruire rapporti sociali, il declino demografico e l’invecchiamento della popolazione. Tutte piaghe del Giappone a cui si è aggiunto uno spaventoso aumento di suicidi, che ha spinto il primo ministro Yoshihide Suga a nominare un ministro della Solitudine per contenere l’isolamento sociale.
IL MINISTRO DELLA SOLITUDINE
Suga ha affidato l’incarico a Tetsushi Sakamoto, già ministro incaricato della “rivitalizzazione regionale” e delle misure contro la diminuzione del tasso di natalità, altro tasto dolente per il Paese. Sakamoto per prima cosa ha intenzione di ascoltare esperti che si occupano di isolamento e solitudine.
“Spero di svolgere attività che prevengano la solitudine sociale e l’isolamento e che proteggano i legami tra le persone”, ha dichiarato al Japan Times. Poiché la questione coinvolge diverse agenzie, il governo istituirà un segretariato nella Segreteria di Gabinetto, con Sakamoto che avrà un ruolo centrale nel mettere in pratica le iniziative politiche.
I DATI
Già prima della pandemia, il Giappone registrava un numero allarmante di suicidi o tentativi di suicidio, ma adesso alcuni studi hanno evidenziato come l’autolesionismo è diventato “la principale causa di morte negli uomini di età compresa tra 20 e 44 anni e nelle donne di età compresa tra 15 e 34”.
“Le donne stanno soffrendo l’isolamento più degli uomini, e il numero dei suicidi è in aumento” ha dichiarato il primo ministro Suga, che ha poi aggiunto: “Auspico che si possano identificare i problemi e adottare politiche efficaci”.
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Complice il nuovo contesto sociale imposto dal Covid, per la prima volta in 11 anni si è notato un forte aumento di suicidi o tentativi di suicidio. Secondo i dati preliminari diffusi dall’Agenzia nazionale di polizia, 20.919 persone si sono tolte la vita nel 2020, con 750 casi in più rispetto al 2019.
Solo a ottobre, in Giappone, sono stati registrati 2.153 casi di suicidio, mentre le morti a causa del virus nel Paese erano 1.765. Ma un altro dato da evidenziare è che di quelle 2.153 persone, 879 erano donne, una cifra in aumento del 70% rispetto all’ottobre dell’anno precedente.
NON UN CASO ISOLATO
Tokyo, tuttavia, non è la prima capitale a ideare un ministero della Solitudine. Nel 2017 l’allora primo ministro britannico Theresa May annunciò che avrebbe nominato un sottosegretario per definire delle politiche mirate alle conseguenze della solitudine. In quell’occasione disse: “Per un numero troppo grande di persone la solitudine è una triste realtà della vita di oggi. Vorrei che tutti noi ci impegnassimo per difendere chi è solo e prendessimo provvedimenti per contrastare la solitudine degli anziani”.