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Il discorso di Kim in Corea del Nord, lo scandalo vaccini nelle Filippine, l’Accordo di Doha. Cosa è successo questa settimana oltre Capitol Hill

Vice Kim-jong-un

Il discorso di Kim Jong Un in Corea del Nord, il lockdown di Yoshihide Suga in Giappone, la crisi tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi in Italia, l’UE abbandona Juan Guaidó, lo scandalo vaccini nelle Filippine, la guerra in Yemen e l’Accordo di Doha 

Che cosa è successo questa settimana nel mondo (oltre all’assalto al Congresso americano)? In Corea del Nord Kim Jong Un promette un aumento delle capacità militari per la difesa, a Tokyo si annuncia lo stato di emergenza, il governo italiano traballa, l’UE dice no a Guaidó, il Congresso americano discute il disimpegno in Yemen e i Talebani cercano l’accordo di Doha, mentre nelle Filippine scoppia il caso vaccini. Il report di Foreign Policy.

COREA DEL NORD

Il leader nordcoreano Kim Jong Un si è impegnato a espandere le capacità militari della Corea del Nord annunciando la decisione in un discorso davanti al congresso. Kim ha detto che “le capacità di difesa dello Stato sono state poste ad un livello molto più alto” anche se non ha menzionato le armi nucleari direttamente.

GIAPPONE

Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha annunciato lo stato di emergenza nell’area metropolitana di Tokyo, dopo che la regione ha registrato un numero record di casi di coronavirus. Giovedì scorso, Tokyo ha registrato 2.447 nuovi casi, battendo il precedente record di 1.591 casi stabilito il giorno precedente. Lo stato di emergenza rimarrà in vigore fino al 7 febbraio, con i residenti invitati a rimanere a casa il più possibile fino ad allora.

Renzi Conte

ITALIA

Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giuseppe Conte affronta con il suo gabinetto una potenziale resa dei conti sulle sue proposte di ripresa economica. Matteo Renzi, l’ex primo ministro e capo del partito Italia Viva, vuole modificare i piani di Conte e lo ha invitato pubblicamente a lasciare le redini dei servizi segreti del Paese. Se i due ministri di Italia Viva si rifiutassero di sostenere Conte, ciò potrebbe segnare la fine del governo.

UE

I 27 governi dell’Unione Europea non riconosceranno più Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela così come il suo mandato di leader dell’Assemblea Nazionale. In una dichiarazione congiunta, i governi dell’Unione europea hanno condannato le elezioni del 6 dicembre, perché molti partiti dell’opposizione venezuelana ne sono stati esclusi, riferendosi a Guaidó solo come “uno dei rappresentanti dell’Assemblea nazionale uscente”.

Yemen

YEMEN

Ro Khanna, rappresentante democratico alla Camera degli Stati Uniti, ha indicato che la Casa Bianca di Joe Biden potrebbe seguire il Congresso nel porre fine al sostegno degli Stati Uniti alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita nella guerra civile in Yemen. Parlando al Daily Beast, Khanna ha detto che Biden sarebbe determinato a porre fine alla guerra nello Yemen, a cominciare dalla fine del supporto logistico, militare e di intelligence alle forze dell’Arabia Saudita. Nel 2019, la Camera e il Senato degli Stati Uniti hanno approvato una legge che pone fine al sostegno degli Stati Uniti alle azioni saudite nello Yemen, a cui però il presidente Trump ha posto il veto.

AFGHANISTAN

I colloqui tra il governo afghano e i Talebani proseguiranno sabato a Doha dopo un incontro preliminare conclusosi con successo mercoledì scorso. Entrambe le parti dovrebbero discutere un cessate il fuoco e una struttura di condivisione del potere nell’ambito di questo ciclo di colloqui.

FILIPPINE

La senatrice filippina Leila de Lima ha avviato un’inchiesta sull’uso non autorizzato dei vaccini contro il coronavirus da parte della scorta del presidente Rodrigo Duterte. La chiamata arriva dopo che Duterte ha ammesso che i membri del suo team di sicurezza avevano ottenuto il vaccino in settembre e ottobre per la loro protezione, ma che è venuto a conoscenza della loro vaccinazione solo dopo che questa era avvenuta. Le Filippine non hanno ancora approvato alcun vaccino anti COVID-19 e non ne producono nel Paese, il che porta a chiedersi come le forze di sicurezza siano riuscite ad acquisire i vaccini.

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