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In California è scontro tra lo Stato e la lobby dei pannelli solari

Pannelli Solari

Secondo il governo occorre spingere i produttori alla costruzione di tecnologie che permettano di immagazzinare l’energia in eccesso ricavata dai pannelli solari e il sistema di agevolazioni sarebbe a vantaggio dei più ricchi

Una vera e propria guerra dei pannelli solari è in atto in California tra la Public Utilities Commission e l’industria dell’installazione di pannelli solari. L’ente ha infatti proposto di ridurre la velocità con cui i proprietari di case possono vendere l’elettricità in eccesso dai loro pannelli solari sul tetto alla rete.

Ma una simile iniziativa ha fatto infuriare gli attori del mercato, che sostengono che indebolirebbe la principale politica di incentivi a sostegno della transizione verso le rinnovabili. Il principale gruppo commerciale solare della nazione, la Solar Energy Industries Association, ha criticato l’annuncio, affermando che i cambiamenti “creerebbero la più alta tassa solare nel paese e offuscherebbero l’eredità di energia pulita dello stato”.

Da parte sua la California Public Utilities Commission ha giustificato la proposta affermando che incoraggerebbe l’industria solare ad accelerare lo sviluppo di tecnologia di accumulo delle batterie in modo che l’energia in eccesso possa essere trattenuta e immagazzinata in riserve domestiche anziché venduta per essere immediatamente monetizzata. E ha inoltre sottolineato come i principali benefattori della possibilità di vendere energia domestica alla rete pubblica siano i ricchi, che hanno più spazio per installare pannelli solari oltre la misura necessaria per l’uso interno.

Secondo la California Public Utilities Commissioni, i contribuenti hanno speso circa 3 miliardi di dollari all’anno per supportare lo scambio di quote. Si tratta in gran parte di fondi messi da una utenza che vive in palazzi e non in case indipendenti e che non hanno né modo né i soldi per passare ai pannelli solari. Quei fondi sarebbero meglio diretti altrove, ha detto il commissario Martha Guzman Aceves in un’intervista. “Se usi quei soldi per acquistare progetti di energia pulita su larga scala, saremmo in grado di raggiungere i nostri obiettivi per il 2045” di produrre tutta l’elettricità dello Stato da fonti pulite. Affordable Clean Energy for All ha affermato che la decisione “riconosce che possiamo coltivare l’energia solare sui tetti in California mentre si adottano misure per ridurre i sussidi gonfiati”.

Il PUC potrebbe votare la proposta già il mese prossimo, dopo aver ricevuto il feedback delle parti interessate. La nuova politica entrerà in vigore quattro mesi dopo l’emissione di una decisione definitiva.

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