Skip to content

Quanto è serio il rischio di un incidente nucleare a Zaporizhzhia?

centrale nucleare zaoprizhzhia ucraina Russia guerra rischi

Le parole del ministro dell’Energia di Kiev, Herman Galushchenko, le esercitazioni speciali su larga scala in corso in Ucraina: cosa sta succedendo in queste ore

In Ucraina sono in corso delle esercitazioni speciali su larga scala per prepararsi “ad un possibile attacco terroristico” russo alla centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Lo ha comunicato su Telegram Energoatom, l’operatore nucleare ucraino, spiegando che “i nostri esperti hanno sviluppato diversi scenari di possibili sviluppi alla centrale, e durante l’esercitazione verranno testati.

Il ministro dell’Energia di Kiev, Herman Galushchenko, ha affermato che “l’obiettivo principale dell’esercitazione è elaborare dei protocolli per le azioni congiunte di tutti i servizi competenti, per poter rispondere prontamente e ridurre al minimo le conseguenze in caso di un possibile attacco terroristico”.

Alle esercitazioni partecipano dipendenti del settore energetico, medici, squadre di soccorso, forze di polizia e altri servizi delle regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Mykolaiv e Dnipropetrovsk. In caso di attacco, le autorità evacueranno i residenti che vivono in un raggio di 30-50 chilometri dalla zona.

COSA STA FACENDO LA RUSSIA 

Intanto, sempre oggi, l’agenzia di intelligence militare ucraina ha dichiarato che la Russia sta gradualmente riducendo il numero del personale della centrale nucleare occupata. L’agenzia non ha detto perché alcune persone se ne siano andate. La Russia – che occupa l’impianto dal marzo 2022 – non ha commentato. Questo mese Kiev ha accusato la Russia di aver pianificato “un attacco terroristico” alla centrale che prevede il rilascio di radiazioni, mentre Mosca ha negato l’accusa.

La Direzione principale dell’intelligence presso il Ministero della Difesa ucraino (GUR) ha affermato che tra i primi a lasciare la centrale nucleare c’erano tre dipendenti dell’azienda nucleare russa Rosatom, che erano stati “responsabili delle attività dei russi”. Il GUR ha aggiunto che anche i dipendenti ucraini che hanno firmato un contratto con Rosatom sono stati invitati ad abbandonare il sito. I dipendenti dovrebbero lasciare l’impianto entro il 5 luglio e dirigersi prevalentemente verso la penisola della Crimea, che la Russia sequestrò all’Ucraina nel 2014.

TUTTO SULLA CENTRALE NUCLEARE UCRAINA

Zaporizhzhia è la principale centrale nucleare ucraina. Con 6 reattori nucleari e una potenza nominale di oltre 5.700 MW, è la centrale nucleare con più elevata produzione elettrica in Europa ed è tra i maggiori impianti di produzione di energia al mondo. È situata nell’Ucraina meridionale, nei pressi della città di Enerhodar, sulle sponde di un bacino del fiume Dnepr. Conta 6 reattori di tipo VVER1000 che producono singolarmente circa 950 MW, di cui i primi cinque vennero messi in linea tra il 1985 e il 1989, mentre il sesto fu aggiunto nel 1995. La centrale genera all’incirca la metà dell’elettricità proveniente da fonte nucleare prodotta in Ucraina ed oltre un quinto dell’elettricità totale del Paese.

MOSCA VUOLE LA STRUTTURA UCRAINA

Nella notte tra il 3 e 4 marzo 2022, nel corso del conflitto russo-ucraino, nella zona della centrale è stato colpito un edificio adiacente, provocando un incendio. Tuttavia, ciò non ha intaccato nessuna parte dei reattori e non ci furono ripercussioni sull’ambiente. Il 12 marzo 2022 è stato riportato che l’impianto era passato sotto il controllo dalla compagnia russa Rosatom. Il 5 agosto 2022 l’Ucraina accusa la Russia di aver colpito una linea elettrica della centrale nucleare. Energoatom, che gestisce l’impianto, ha riferito che è stata colpita una linea dell’alta tensione. Secondo Energoatom, dalle verifiche sottoposte si escludono fughe radioattive.

Il 25 agosto la centrale è stata disconnessa dalla rete elettrica nazionale ucraina per la prima volta da quando è entrata in funzione, per essere poi parzialmente riconnessa nei giorni successivi. Il 31 agosto una spedizione internazionale dell’AIEA guidata dal presidente dell’agenzia Rafael Grossi raggiunge la centrale con lo scopo di valutarne le condizioni e prevenire incidenti nucleari.

L’11 settembre viene annunciata la disattivazione del reattore 6, l’ultimo reattore ancora attivo nonostante i bombardamenti, in quanto producente l’elettricità necessaria per il raffreddamento del combustibile nucleare e per altre funzioni essenziali di sicurezza. Nei giorni successivi sono pienamente ripristinate le linee elettriche di supporto che forniscono elettricità alla centrale. Il 1º ottobre 2022 viene arrestato il direttore della centrale, poi rilasciato due giorni dopo.

(Articolo pubblicato su Energia Oltre

 

 

– Leggi anche: “Prigozhin ha fermato in tempo un’operazione suicida”, parla il gen. Camporini

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su