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Israele e Regno Unito superano la pandemia? Le riaperture dopo i vaccini
Le campagne di vaccinazione a tappeto di Israele e Regno Unito fanno ben sperare ed entrambi i Paesi pensano alle riaperture secondo piani molto precisi
Israele e Regno Unito, a fronte di campagne di vaccinazione a tappeto, allentano le restrizioni e fanno piani per il futuro con l’obiettivo di tornare alla vita Covid-free, passando le riaperture graduali di tutte le attività.
Secondo i dati aggiornati al 7 e 8 marzo, Israele ha vaccinato con due dosi 3.859.111 di persone su un totale di 8.547.100 abitanti e il Regno Unito 1.142.643 su una popolazione di 65.637.239 – e ora si pensa di vaccinare tutta la fascia adulta entro luglio.
LE RIAPERTURE IN ISRAELE
In Israele, da domenica scorsa, moltissime attività economiche, tra cui bar, ristoranti, sale per eventi, alcune scuole e attrazioni turistiche hanno potuto riaprire. Certo, il Green Pass, un “passaporto verde”, che attesta di aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino o la guarigione dal virus fa la differenza dato che permette di accedere ad un maggior numero di servizi, come pranzare in un locale al chiuso o partecipare a un evento. Ma si parla comunque di quasi 5 milioni di persone vaccinate con almeno una dose.
Anche l’aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion ha in parte riaperto per consentire ogni giorno a un numero limitato di israeliani di rientrare – anche in vista delle prossime elezioni del 23 marzo. Tuttavia, il governo non esclude di mettere in atto nuove restrizioni per la Pasqua ebraica, in programma alla fine del mese.
ANCHE BORIS JOHNSON HA UN PIANO PER LA RIAPERTURA
Il primo ministro britannico Boris Johnson, già a fine febbraio, ha annunciato la sua “road map” per uscire “con cautela”, ma “irreversibilmente e per sempre” dall’ultimo lockdown in vigore dal 3 gennaio scorso. Il piano per le riaperture sarà composto da 4 fasi e si svolgerà in 5 settimane dall’8 marzo al 21 giugno.
Le prime a riaprire saranno le scuole e poi gradualmente potranno ricominciare gli incontri con persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare e gli sport all’aperto. Nella fase due riapriranno tutti i negozi, i musei, le biblioteche, le palestre e le piscine; fine del coprifuoco e sì a pub e ristoranti ma solo per il servizio all’aperto. Seguiranno poi cinema, hotel, teatri e stadi con capienza ridotta e forse saranno premessi viaggi internazionali. Infine, dal 21 giugno, potrebbero addirittura non essere più previste le misure di distanziamento e gli eventi dovrebbero riprendere senza limitazioni.