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La guerra di Mosca a Facebook e Google

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Lo scontro tra Russia e Stati Uniti passa anche per i social. Mosca ha multato sia Facebook che Google per contenuti che incitano all’odio (secondo il Cremlino) o politicamente scomodi (secondo le Big Tech)

Un tribunale russo ha annunciato di aver multato Google e Facebook per la mancata eliminazione di contenuti ritenuti illegali da Mosca. Battaglie legali fatte di avvisi, minacce, ricatti che fanno parte di una guerra molto più grande e definiscono i rapporti internazionali. Da una parte la libertà di espressione, dall’altra la repressione del dissenso.

MOSCA VS FACEBOOK

Il colosso dei social network Facebook è stato multato per 26 milioni di rubli, corrispondenti a circa 353.000 dollari, dal tribunale distrettuale Taganskij di Mosca. Il caso riguarda otto rapporti su materiale pubblicato su Facebook che le autorità russe volevano che il social di Zuckerberg rimuovesse.

MOSCA VS GOOGLE

Lo stesso tribunale, il 25 maggio, ha anche imposto tre multe separate per un totale di circa 82.000 dollari contro Google. Il tribunale ritiene che sia colpevole di “reati amministrativi” ed è stato ordinato di pagare 2 milioni di rubli, circa 27.000 dollari, per ogni reato.

Le accuse riguardano contenuti che la Russia sostiene abbiano incoraggiato i minori a partecipare a proteste non autorizzate nel mese di gennaio, quando la gente in tutto il Paese è scesa in strada per sostenere l’oppositore numero uno del Cremlino Alexei Navalny dopo che era stato arrestato.

Facebook Irlanda

LA MINACCIA DI MOSCA

Ma le multe si inseriscono in una più ampia disputa tra Mosca e Google. Il 24 maggio, il Comitato di controllo delle comunicazioni russo ha minacciato di rallentare il traffico Internet di Google nel Paese se non dovesse cancellare i contenuti proibiti dalle autorità russe.

LA GUERRA ALL’INFORMAZIONE

Le accuse a Facebook e Google arrivano dopo quelle già lanciate contro Twitter. La Russia, infatti, ha imposto un rallentamento punitivo al social con l’uccellino per aver rifiutato di cancellare i contenuti vietati dal governo russo.

In aprile, un tribunale aveva emesso tre multe separate contro Twitter per un totale di circa 120.000 dollari e anche TikTok è stato multato per reati simili quest’anno.

Mosca, dal canto suo, sostiene che sta cercando di tenere a freno le Big Tech occidentali e rafforzare quella che chiama la sua “sovranità” di Internet.

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